E' vero che il Forum è lento in questo periodo, ma consiglieri ai colleghi di dare uno sguardo al nostro Maestro Murelli.
A parte le intuizioni su cui non tutti possono essere concordi, il testo inserisce alcune "novità" didattiche che ben si affiancano allo studio dei Billè e anticipano il Petracchi.
Ma forse conoscete già il metodo e le mie parole sono "vacum" come il nostro amico Utente.
E poi Piermario è un eccellente contrabbassista forse l' unico a suonare in Italia a suonare un contrabbasso di 113 cm. di diapason. Opla! Mano da fantastico quattro!!!

Saluto il Maestro

In effetti il mio non è un Metodo...
Credo anzi che non sia opportuno formare i nostri allievi con un unico testo; la "Nuova didattica" è semplicemente un approccio innovativo allo studio del contrabbasso, che consente in un tempo relativamente breve di ottenere una buona padronanza delle posizioni e dell'arco, mettendo così l'allievo in grado di affrontare il repertorio che il suo maestro riterrà più opportuno.
Infatti ad integrazione degli esercizi ho messo studi di altri autori (Billè, Battioni e Bottesini), ed una serie di esercizi tecnici e di scale, che studiate quotidianamente renderanno molto più rapidi i progressi dello studente (continuo a pensare che spesso non si studi abbastanza la "tecnica").

Mi fa sempre piacere conoscere le opinioni di coloro che hanno avuto modo di conoscere o utilizzare la "Nuova didattica", così come gli studi più utilizzati: ad esempio io faccio studiare il Metodo di Bottesini (la versione originale, non quella adattata al contrabbasso a 4 corde da Billè o Caimmi), il Billè (in particolare il III e V volume) Sturm, Kreutzer, ma anche Tito Bartoli.

Ringrazio Neroantico per il suo commento (in effetti non ho mai suonato jazz, per cui è molto probabile che il mio approccio risulti poco pratico a chi è interessato principalmente a questo genere).

Un saluto a tutti i contrabbassisti!

Piermario Murelli