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Very Hot Topic (More than 25 Replies) Le CORDE DI SCOTT LaFaro (ultimissime) (Read 31813 times)
Mauro_Gargano
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Re: Le CORDE DI SCOTT LaFaro (ultimissime)
Reply #20 - 16.10.2005 at 16:22:00
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Ciao Stefano , sono d'accordo con te che un settaggio personalizzato risolve molte cose. Ho avuto la possibilità di incontrare a Parigi il liutaio che regola il basso a Grenadier , Colley , Johnson, Street. E mi ha spiegato che non esiste una regolazione universale ma varie , e tutte basate sul rapporto di "tensione- pressione" dell'insieme anima- corda sulla tavola armonica. Mi ha spiegato anche che le specifiche riguardanti la lunghezza dell'anima e la sua distanza dal piede dello strumento (in generale un pollice) dipendono dalle corde impiegate(!?). Tenendo presente che é chiaro che ogni musicista a parità di strumento avrà un suono diverso, dico però che alle volte non si può cavare "sangue da una rapa" quando lo strumento non ha lo specifico settaggio per soddisfare la personalità di un determinato musicista o di una maniera di suonare. Un saluto a tutti.                                                 Mauro
  
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Stefano_Senni
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Re: Le CORDE DI SCOTT LaFaro (ultimissime)
Reply #21 - 16.10.2005 at 19:19:28
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Ciao Mauro,

E' chiaro che il setup deve arrivare almeno a livelli di sufficienza, o meglio, di decenza ! Altrimenti possiamo avere in testa chissà quale suono ma il cb ci é nemico. Sono appena tornato da Barcellona dove, per questioni logistiche non ho potuto portare il mio cb...beh, ne ho trovato uno davvero indecente, con la tastiera a mò di montagne russe...soprassediamo...
Chi é il liutaio in questione? A Barcellona c'é in questi giorni un certo Bruno, francese ma che vive a NY, che sta facendo migliorie su un sacco di strumenti di contrabbassisti catalani. Purtroppo non ho avuto il tempo di incontrarlo.
Quello che dici é vero. La posizione dell'anima influisce parecchio sul suono dello strumento. Personalmente, non senza un certo rammarico, penso che in Italia, e qui la dico grossa, ci sia una certa "snobberia" da parte di liutai anche di gran nome nei confronti di un adeguato setup per il jazz. Spesso si assiste ad atteggiamenti "sbrigativi" o comunque generalizzanti, senza riscontrare la curiosità di veder gli effetti di un cambiamento di posizione o di lunghezza dell'anima, per esempio, o di un cambiamento nell'inclinazione del manico...In questo gli americani sono più forti di noi(e forse talvolta eccedono pure in pignolerie) perché cercano di codificare per quanto possibile "scientificamente" gli effetti acustici conseguenti a un qualsiasi intervento sul setup. Se dunque é vero che gli strumenti migliori vengono ancora costruiti qua, é anche vero che per la messa a punto gli amici d'oltreoceano ci battono alla grande...
Amici del forum, non me ne vogliate per la inevitabile generalizzazione, sono sicuro che esistono esempi illustri nel nostro paese che vanno in senso contrario, ma sono forse un pò pochini...
con affetto Stefano


  
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dinibass
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Re: Le CORDE DI SCOTT LaFaro (ultimissime)
Reply #22 - 16.10.2005 at 20:15:25
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Le tue osservazioni sui liutai italiani sono secondo me corrette, ne è prova il fatto che ancora oggi molti di questi scoraggino (o rifiutino addirittura!) il montaggio di un ponticello regolabile.

Per fortuna ci sono delle buone eccezioni, io ne ho trovata una in Lombardia...

giorgio
  
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Mauro_Gargano
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Re: Le CORDE DI SCOTT LaFaro (ultimissime)
Reply #23 - 17.10.2005 at 07:40:03
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Un saluto a tutti e in particolare a Stefano per la sua risposta. Si chiama Bruno ed é francese il liutaio in questione. Viaggia in continuazione portandosi dietro ponticelli , anime, attaccacorde e tastiere. E' passato a Parigi il mese di Settembre e due miei amici si sono fatti regolare il basso pagando 1000 euro ciascuno. Devo dire che in Francia ci sono parecchi liutai che fanno regolazioni straordinarie per il jazz, ma che non arrivano ai livelli di questo qui. Un salutone a tutti.                                                                               Mauro
  
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Amin
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Re: Le CORDE DI SCOTT LaFaro (ultimissime)
Reply #24 - 17.10.2005 at 09:55:52
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1000 euro per il settaggio dello strumento...?

se non sono indiscreto vorrei sapere se ha dovuto fare interventi importanti o solo messe a punto...

1000euro per una semplice messa a punto  e' un prezzo non da tutti...

  
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dinibass
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Re: Le CORDE DI SCOTT LaFaro (ultimissime)
Reply #25 - 17.10.2005 at 16:11:27
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Mi sembra fuori da ogni logica!
Tutto fuorchè onesto, anche se è la legge della domanda e dell'offerta, se qualcuno glieli dà.....

Io 1 anno fa faci fare una bella messa a punto del mio cb, ovvero: sostituzione ponte, rettifica tastiera, regolazione anima, sostituzione cordiera, verifica generale alla modica cifra di euro 120 circa (escluso i pezzi che ho comprato separatamente da Scaramelli).
Lavoro egregio, peraltro, eseguito con competenza.

g
  
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Mauro_Gargano
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Re: Le CORDE DI SCOTT LaFaro (ultimissime)
Reply #26 - 19.10.2005 at 10:01:15
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Ciao Giorgio, posso capire quello che pensi. 1000 euro per sostituire tastiera , ponticello,  anima sono troppi. Ma ti assicuro che la qualità si paga cara... Avere uno strumento sonoro , facile di emissione , e che non frusta manco suonandolo con i ditali di acciaio é un sogno che facilita la musica. I grandi contrabbassisti che ho nominato prima e che ci piacciono a tutti , non hanno solo un ottimo strumento ma anche un'ottima regolazione. Poi le dita fanno il resto... o non lo fanno.. Un salutone.                                      Mauro
  
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dinibass
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Re: Le CORDE DI SCOTT LaFaro (ultimissime)
Reply #27 - 19.10.2005 at 15:38:40
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Calma, avevo capito che si trattava solo di una 'messa a punto', senza sostituzioni del genere.
Se sono compresi i materiali non è un prezzo così fuori dal mondo, una buona tastiera ed un buon ponte da soli costano dei soldi.

Caruccio forse sì, ma non disonesto come dicevo - questa me la rimangio!
ciao
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Alessandro Capomassi
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Re: Le CORDE DI SCOTT LaFaro (ultimissime)
Reply #28 - 13.03.2006 at 13:49:58
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Ritiro su questo topic per chiedervi quali sono le corde "consigliate" per rimanere su un suono tipo LaFaro.
  
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Re: Le CORDE DI SCOTT LaFaro (ultimissime)
Reply #29 - 14.03.2006 at 14:03:56
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Gironzolando su internet mi sono imbattuto in L'Aquila corde, dalle caratteristiche mi sembra somiglino a queste americane che nominate Voi Grandi!! ne sapete qualcosa di questa ditta Italiana?
Ciao Giann
  
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luca74
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Reply #30 - 14.03.2006 at 14:19:29
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Personalmente, non senza un certo rammarico, penso che in Italia, e qui la dico grossa, ci sia una certa "snobberia" da parte di liutai anche di gran nome nei confronti di un adeguato setup per il jazz. Spesso si assiste ad atteggiamenti "sbrigativi" o comunque generalizzanti, senza riscontrare la curiosità di veder gli effetti 
è vero molte volte capita di sentire "tanto per il jazz va bene" è indubbio che la mano e l' anima(non quella del ctb) contino molto ma un adeguato settaggio aiuta l' espressione...inviterei chi dice il contrario a non suonare con il proprio strumento!!! è chiaro che da qui a diventare tipi maniaci e mai soddisfatti del proprio strumento ce ne vuole!!
  
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rino65
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Re: Le CORDE DI SCOTT LaFaro (ultimissime)
Reply #31 - 14.03.2006 at 15:48:30
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Quote:
Gironzolando su internet mi sono imbattuto in L'Aquila corde, dalle caratteristiche mi sembra somiglino a queste americane che nominate Voi Grandi!! ne sapete qualcosa di questa ditta Italiana?
Ciao Giann


Io so che è un'azienda artigianale, di vecchio stampo, che vende corde di budello per strumenti ad arco, su ordinazione con personalizzazione (spessori, lunghezza, colore, ecc.ecc.).
Soprattutto lavorano per strumenti barocchi, ma anche per corde di contrabbassi.
Informazione passatami da liutaio di Pescara.
Converrebbe chiamarli e chiedere.
Ciao.
  

THE BEST WAS SCOTT LAFARO
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mimmo
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Re: Le CORDE DI SCOTT LaFaro (ultimissime)
Reply #32 - 21.11.2021 at 09:35:18
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Ciao a tutti...
mi sono messo davvero di impegno (sono cordaio professionista ed ho una azienda a Caldogno. Vicenza): mi hanno spedito alcune vecche kaplan Golden Spiral poi da rendere e finalmente sono riuscito a clonarle. aggiungo alcune foto. 

Con Stefano Senni intorno al 2006 si erano fatti degli esperimenti ma poi senza alcun seguito (avevo allora dei limiti tecnologici). 

Queste corde che sono SOL e RE sono state fatte con granbde acuratezza. pensate che il filo di ricopertura è un filo piatto che mi sono dovuto fare da me. Ho due contrabbassisti statunitensi che me le proveranno per due mesi e poi ci penso sù sul da farsi.  Ho provato a fare anche una versione sintetica usando come anima una nuova bio plastica simile al budello scoperta qui in Italia... vedremo.

Un caro saluto Mimmo Peruffo  

acc.... come si fà ad aggiungere una foto? grazie



  
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mimmo
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Re: Le CORDE DI SCOTT LaFaro (ultimissime)
Reply #33 - 04.12.2021 at 11:44:17
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Salve a tutti. 
Ho finalmente realizzato la copia esatta delle Kaplan Golden Spiral. Non è stato molto facile, specialmente per il fatto che la copertura di Nylon non è a filo tondo ma a piattina che ho dovuto realizzare (identica all'originale) 
Qui potete sentire il primo test.
Ringrazio Dino Contenti di Torino:

https://youtu.be/3q4jyyiH1uk

  
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