Hot Topic (More than 10 Replies) Ancora sulle corde Velvet (Read 10248 times)
edam
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Ancora sulle corde Velvet
13.11.2005 at 13:43:54
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Chiedo un aiuto agli amici di musicherie riproponendo l'argomento corde Velvet già discusso in un recente post.

come dal sito

http://www.velvetstrings.com/eng/prodotti.htm

si può vedere che velvet ha listino ci sono 4 prodotti:

garbo, 
anima,
compas 180,
compas 360.

è mia intenzione capire quali si questi set sono indicati per l'uso con il pizzicato (jazz).

a mè sembra di capire che le 360 siano molto indicate per l'utilizzo con pick-up e che le "anima" siano consigliate da Rufus Reid...
qualcuno di voi sa darmi qualche indicazione in più ..... inoltre dove è possibile acquistare queste corde? 
grazie a tutti e ciao
  
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Massimo_P
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Re: Ancora sulle corde Velvet
Reply #1 - 13.11.2005 at 23:41:13
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le garbo dovrebbero essere il set jazz per eccellenza. Le corde le puoi acquistare direttamente da loro
  
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sergiao
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Re: Ancora sulle corde Velvet
Reply #2 - 14.11.2005 at 08:39:02
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queste velvet dunque sono molto più morbide delle thomastic spyro weilch?
  
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sergiao
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Re: Ancora sulle corde Velvet
Reply #3 - 14.11.2005 at 11:35:40
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ho mandato una mail e mi hanno risposto, aspetta che ti incollo il tutto:
     


Buongiorno Sergio,

Per jazz ti consigliamo senz'altro le nostre GARBO, il meglio per il contrabbasso jazz.

Il cuore generoso di queste corde mette in rilievo proprio quelle frequenze necessarie al contrabbasso per poter tener testa acusticamente anche ad una batteria.

Il loro suono si distingue per una gamma di frequenze medio-basse, è molto chiaro e ricco di armonici e s'impone con immediatezza fin dal ben noto attacco iniziale. Usando la giusta tecnica le garbo si rivelano imbattibili per volume e potenza sonora.

Il cuore delle nostre corde è composto di materiali scelti per qualità sonore, elasticità e robustezza, mentre gli avvolgimenti vengono effettuati in modo da non ostacolare la naturale oscillazione delle corde, assicurando così un suono migliore.

Queste scelte ci hanno permesso di realizzare delle corde più leggere, con tensioni ridotte, conferendo cosi allo strumento una maggior chiarezza, intensità e profondità di suono.

In assortimento abbiamo inoltre un cordino per la cordiera - tailpiece cord - che costituisce insieme alle corde un sistema per raggiungere risultati migliori.

Un set di GARBO costa 254 EUR, le corde singole 75 EUR/l'una, l'attacco cordiera 25 EUR e la spedizione 13 EUR. Sul set di 4 corde da 254 EUR ti concediamo uno sconto del 10% e sull'attacco cordiera pure.

Il pagamento non le conviene per contrassegno in quanto piuttosto caro, le consiglio piuttosto per carta di credito oppure versamento bancario.

Cordialmente,
  
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edam
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Re: Ancora sulle corde Velvet
Reply #4 - 14.11.2005 at 13:12:56
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ciao sergio, grazie molto per l'interessamento e per l'informazione, 

ma tu o qualcuno sà cosa è "tailpiece cord " ed a cosa serva

ciao ernesto
  
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Massimo_P
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Re: Ancora sulle corde Velvet
Reply #5 - 14.11.2005 at 21:23:18
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tailpiece cord è un cordino per assicurare la cordiera al puntale, funzione normalmente assolta da un cavetto di acciaio o da un ferro filato.
  
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andrea
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Re: Ancora sulle corde Velvet
Reply #6 - 15.11.2005 at 09:31:50
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Quote:
tailpiece cord è un cordino per assicurare la cordiera al puntale, funzione normalmente assolta da un cavetto di acciaio o da un ferro filato.

o da un cavetto di nylon.

a detta di vito (che l'ha provato) non aggiunge molto.
poi nn so
  
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Alessandro Capomassi
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Re: Ancora sulle corde Velvet
Reply #7 - 15.11.2005 at 09:47:46
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L'enciclopedico Vito (che mi sembra abbia provato una quantità spropositata di corde) cosa ci dice delle Velvet?
  
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vitoliuzzi
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Re: Ancora sulle corde Velvet
Reply #8 - 15.11.2005 at 10:58:47
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hhhmmm, "enciclopedico"?? Magari!!

Ho provato le Velvet Compas 180 Suit, il modello che può accordarsi sia da solista che da orchestra, esattamente come le Jargar Dolce che usa Petracchi. Che dire! All' epoca la Velvet mi chiese di stilare una sorta di "nota tecnica" su queste corde che prontamente preparai. Si tratta, a mio giudizio, di corde sicuramente di valore ... specie per quello che costano, ma dobbiamo stare attenti a non lasciarci ingannare troppo dalle pubblicità o dai presunti "grandi nomi" che le utilizzano e che solitamente le ricevono gratuitamente, sentendosi un pò in dovere di amplificarne le potenziali qualità. Insomma, andiamoci sempre cauti. Indubbiamente le 180 hanno una buonissima risposta all' arco, ma non dissimile da altre corde presenti sul mercato (alcuni modelli della Pirastro, Dominant, Jargar o alcuni set della Corelli). Sono certo che su strumentoni da 110 di diapason non rendano al meglio anche perchè il rapporto fra massa e lunghezza della corda in questione non mi sembra ottimale, per non parlare del fatto che le montai sul mio Orsi che aveva proprio questo diapason. Però sarei curioso di sentirle su diapason inferiori per vedere come si comportano. I problemi di scrathin' sono praticamente inesistenti, ma anche su questo aspetto direi che il mercato offre corde similari, specie le Pirastro o D' Addario Orchestra (ci metto anche le ottime ma fragili Dominant). La potenza sonora non è poi così netta; anzi credo che le Obligato, nella loro duplice personalità, diano qualcosa di più sotto questo profilo. Armonici, overtoni e quant' altro risultano essere molto spiccati, cosa che del resto si chiede ad una corda specifica per arco. Sustain normale. Timbro ottimo (naturalmente da porsi in relazione anche alla qualità dello strumento che si utilizza). I prolungamenti in "cordino" ad elevata resistenza sia alla cordiera che all' avvolgimento non mi sembra che aggiungano alcunchè al suono, come il cordino da utilizzarsi per l' attacco della cordiera al puntale (onestamente 25 Euro sono una cifra eccessiva).
Le 180 Suit se utilizzate come accordatura da Orchestra vanno molto meglio rispetto a quando le si tirano sù da Solista. In quest' ultimo caso, specie sui 108/110, la tensione risulta abbastanza elevata con le conseguenze che ne possono derivare. Se dovessimo parlare di colore del suono simil-budello o meno, credo che Obligato, Dominat e Jargar nell' ordine possano dare qualcosa di più concreto.
Ovviamente sono impressioni personalissime, forse qualcuna azzeccata ed altre meno, ma il loro prezzo elevato non deve ingannare troppo a scapito della qualità. Un' ottima corda, in generale, ma, ripeto, non pensate che il vostro strumento possa diventare tutto ad un tratto un Testore od un Amati. Degli altri modelli non so assolutamente NULLA !

Bye

Vit.C
  
vito liuzzi
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emi
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Re: Ancora sulle corde Velvet
Reply #9 - 15.11.2005 at 20:24:17
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A me personalmente 75Euro a corda mi sembra veramente troppo.  Accetterei questa tariffa se fossero corde esageratemente migliori delle altre, cosa che Vito ad esempio non conferma...
Oltretutto , sapete se sono corde che tendono a deteriorarsi velocemente? 
Perche' se cosi' fosse , passare alle Velvet diventa un investimento a tutti gli effetti...  Wink
  
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boogieman
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Re: Ancora sulle corde Velvet
Reply #10 - 15.11.2005 at 21:15:45
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ho scoperto che ,con un amico chirurgo, posso barattare un rene con due mute di velvet e un cordino, non mi pare male, no?

ragazzi basta farsi le pippe e pagare cifre spropositate!
scusate, ma per quanto belle 75 euro a corda non sono pochi, allora per quanto devo suonare prima di ripagare il solo materiale?

  
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Amin
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Re: Ancora sulle corde Velvet
Reply #11 - 15.11.2005 at 23:05:25
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Costano tanto, e' vero.

Io ho avuto la fortuna di acquistare la mia prima muta di velvet (che e' quella che ho ancora su, tra l'altro) su internet, usata poco, a un prezzo ovviamente molto piu basso.

Quindi ho potuto provarle senza investire tutti quei soldi.

Una volta provata, dopo due mesi circa ne ho comprata subita una muta nuova che tengo da parte per emergenza e per scorta, perche' dopo averlo provate sul mio strumento ho deciso che non posso rimanerne senza.

Io ho trovato la mia corda, che fa suonare al meglio il mio strumento. Ho finito di penare. Quanto costa? non importa. Posso risparmiare sulle cene fuori con la mia ragazza, posso risparmiare sul vino (altra mia grande passione di vita), posso risparmiare su altre cose, ma non sulle corde. Soprattutto quando queste mi risolvono piu di un problema col mio contrabbasso.
Se poi la mia vita e' studiare e suonare il contrabbasso, il problema non me lo pongo.

Questa e' la mia piccola esperienza.

PS- considerate che non sono benestante, non sono facoltoso e nessuno mi regala corde. Vado in giro con una fiat tempra sw a gpl (proprio per risparmiare) e non vesto firmato...

un abbraccio a tutti
  
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vitoliuzzi
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Re: Ancora sulle corde Velvet
Reply #12 - 16.11.2005 at 10:43:19
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Il discorso di Amin mi sembra validissimo. In buona sostanza dice: visto che ho trovato delle corde che calzano a pennello sul mio contrabbasso, tenuto conto che sono un contrabbassista e non un muratore (giusto per esempio), mi è sembrato logico fare questo tipo di investimento (visto che alla fine tale risulta essere), tanto che ne ho comprato una muta nuova (Amin?, che tipo di Set è?) perchè mi è impossibile farne a meno. Benissimo. Ma, Amin, io sono un pò dubbioso su un aspetto, anzi più di uno. Se la Velvet si permette di vendere un cordino ad alta resistenza e tutto quello che vuoi, magnificandone le proprietà di composizione e di risultato che possono avere sullo strumento, ad un prezzo pari a ben 25 Euro, quasi 50.000 Lire, cordino che a mio giudizio (visto che l'ho provato) non aggiunge nulla alla sonorità di base (tranne il famoso effetto placebo!), può voler dire che la loro politica di mercato tende a collocarsi nella fascia alta dell' offerta, facendo si che il consumatore associ ad un prezzo elevato un prodotto di altissima qualità. Il problema è: ma sarà poi così vero? La corda è si importantissima, ma spesso ci dimentichiamo che sarebbe più opportuno spendere soldi per un ponticello di qualità o per "un' anima" che ti fruscia fra le mani e ben collocata, aspetti questi che possono realmente stravolgere in meglio la qualità sonora di uno strumento. Poi, ovviamente, ognuno fa le sue scelte e gli investimenti che ritiene più opportuni porre in essere, indipendentemente dal tipo di macchina che si possiede Wink!.

Vito
  
vito liuzzi
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