Caro Boogie, tu mi chiedi il mio parere in merito, ma mi sembra che tu stesso abbia detto tutto quello che si poteva dire in merito a queste simulazioni o dissimulazioni che spesso pongono in essere non solo "alcuni" negozianti, ma, purtroppo, anche "alcuni" liutai che a norma di regola dovrebbero costituire la nostra migliore garanzia per un acquisto sicuro e scevro da alcuna falsità. Perchè la cosa peggiore non è tanto pagare di più un contrabbasso che magari sul mercato comune vale molto meno, ma essere truffati attraverso quei "raggiri" di cui parla anche il codice penale. Sai, la differenza è notevole. Nel primo caso tu acquisti il c.d. "certo per certo" ad una cifra maggiore ma che tutto sommato rientra nel gioco delle regole di mercato in un sistema capitalistico, dove sta all' acquirente l' onere di capire in piena ed assoluta libertà se accettare o meno l' offerta fatta dal venditore. Un pò come diceva giustamente Giorgio circa l' acquisto di una macchina usata ... ma il discorso può valere benissimo per qualsiasi bene oggetto di vendita al pubblico. Nel momento in cui si acquista uno strumento nella forma del "certo per incerto", si fa totale affidamento sulle parole che ci vengono propinate dal venditore. Una cosa è cercare di vendere un contrabbasso magnificandone le virtù sonore e la qualità dei materiali, altra cosa è "raggirare" il cliente facendogli credere di acquistare un bene ben preciso al posto di un altro. Quest' ultimo è proprio il caso limite che purtroppo è capitato a te. Un venditore può tranquillamente vendere un prodotto triplicandone, per esempio, il valore. Nelle trattative transazionali sarà poi il cliente a fare la sua conro-offerta, per giungere alla fine ad un prezzo che soddisfi entrambi le parti. Il cliente è ovviamente libero di rifiutare quel prezzo e rivolgersi da un altro venditore. Ma il bene oggetto della transazione è certo! Questo è l' aspetto giuridicamente più importante. Nel momento in cui, al contrario, si vende un bene per un altro in maniera artificiosa e priva anche di una certa dignità professionale (racchiusa nel codice deontologico dei soli liutai che appartengono allo stesso, sottoponendosi anche ad un giudizio di valore da parte del "consiglio direttivo" che può essere tranquillamente adito in caso di scorrettezze o manchevolezze dello stesso liutaio), allora le cose cambiano. Qui siamo pienamente nella fattispecie di reato contemplato dal codice penale all' art. 640: TRUFFA, sanzionabile con pena pecuniaria od anche con la reclusione. Non mi dilungo ulteriormente, ma spero che il concetto sia chiaro e ti sia giunto il messaggio. In questo catena o circolo vizioso che coinvolge numerosi soggetti, ed in un ambito così aleatorio come è quello di un acquisto di uno strumento acustico (per un flauto Yahmaha la cosa non succede; conosco il modello da catalogo e richiedo quello!) anche i "maestri" come il sottoscritto vengono spesso tirati in ballo, e talvolta a giusta ragione. Per fortuna non tutti sono uguali, ma capita sempre più di sovente imbattersi in discorsi dove l' insegnante viene posto al centro dell' attenzione non per i suoi meriti o demeriti didattici, ma per aver ceduto strumenti a prezzi volutamente maggiorati. Ti dico solo una cosa. E' estremamente PIETOSO lucrare sulla bontà e buona fede di una persona che ripone in te tutte le sue speranze e che sovente ti pone su di un piedistallo per le tue presunte qualità morali, intellettuali e professionali. Ma alla fine la verità vien' sempre fuori e correre un rischio così alto a livello di dignità professionale, anche per poche centinaia di euro, mi sembra una cosa assolutamente raggelante e spropositata. Non avere fretta nell' acquisto, sentire altre campane, confrontare lo strumento con un altro di cui si conoscono già le caratteristiche e prezzo (magari quello di un amico) e via dicendo, potrebbero essere un valido aiuto nell' acquisto. Quando poi si va su di un terreno più alto, sull' antico firmato per intenderci, questo terreno diventa ancora più minato e si rischia grossissimo solo perchè all' interno del contrabbasso vi è una targhetta che poco comprova. L' autenticità di uno strumento "di valore" è sempre un qualcosa che mi lascia perplesso. Pensa, lo stesso ed immenso Gary Karr quando ha ascoltato il mio Divertimento Concertante non in mp3, ha pensato che possedessi chissà quale strumentone. Per un fatto di sensibilità, non gli ho mai detto che si trattava di fabbrica antica di nessun pregio e valore. Tanto per dire !! Un saluto Vito
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