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Very Hot Topic (More than 25 Replies) sono stato da Capodieci...indignato! (Read 26768 times)
campus
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Re: sono stato da Capodieci...indignato!
Reply #20 - 11.11.2005 at 08:28:54
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Mi permetto di richiamare alla vs attenzione lo statuto dell'Associazione Liutaria Italiana (ALI) secondo il quale può fregiarsi del nome di liutaio non chi acquista per rivendere ma di fatto chi realizza personalmente i propri strumenti o impiega la propria arte ed esperienza per il restauro, secondo i canoni della liuteria classica.

http://www.digicolor.net/ali/

Esiste un registro iscritti in cui ciascun membro può essere identificato anche attraverso le informazioni acquisibili dal Consiglio Direttivo. 

Interessante l'approfondimento di cui all'art. 12 del Regolamento in cui si sottolinea che gli iscritti sono tenuti a "non utilizzare semilavorati per la propria produzione; non falsificare strumenti; non produrre certificati in malafede; avere un comportamento etico-professionale ineccepibile nell'ambito della propria attività."

Credo che passare da questi signori anche per consigli per l'acquisto di uno strumento non di pregio (per es. spesso capita che studenti o musicisti professionisti lascino presso i laboratori i propri strumenti in conto vendita per poter poi acquistare lo strumento di liuteria di livello superiore) possa dare garanzie di affidabilità e serietà per una eventuale positiva transazione. 
  
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vitoliuzzi
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Re: sono stato da Capodieci...indignato!
Reply #21 - 11.11.2005 at 12:05:26
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Caro Boogie,
tu mi chiedi il mio parere in merito, ma mi sembra che tu stesso abbia detto tutto quello che si poteva dire in merito a queste simulazioni o dissimulazioni che spesso pongono in essere non solo "alcuni" negozianti, ma, purtroppo, anche "alcuni" liutai che a norma di regola dovrebbero costituire la nostra migliore garanzia per un acquisto sicuro e scevro da alcuna falsità. Perchè la cosa peggiore non è tanto pagare di più un contrabbasso che magari sul mercato comune vale molto meno, ma essere truffati attraverso quei "raggiri" di cui parla anche il codice penale. Sai, la differenza è notevole. Nel primo caso tu acquisti il c.d. "certo per certo" ad una cifra maggiore ma che tutto sommato rientra nel gioco delle regole di mercato in un sistema capitalistico, dove sta all' acquirente l' onere di capire in piena ed assoluta libertà se accettare o meno l' offerta fatta dal venditore. Un pò come diceva giustamente Giorgio circa l' acquisto di una macchina usata ... ma il discorso può valere benissimo per qualsiasi bene oggetto di vendita al pubblico. Nel momento in cui si acquista uno strumento nella forma del "certo per incerto", si fa totale affidamento sulle parole che ci vengono propinate dal venditore. Una cosa è cercare di vendere un contrabbasso magnificandone le virtù sonore e la qualità dei materiali, altra cosa è "raggirare" il cliente facendogli credere di acquistare un bene ben preciso al posto di un altro. Quest' ultimo è proprio il caso limite che purtroppo è capitato a te. Un venditore può tranquillamente vendere un prodotto triplicandone, per esempio, il valore. Nelle trattative transazionali sarà poi il cliente a fare la sua conro-offerta, per giungere alla fine ad un prezzo che soddisfi entrambi le parti. Il cliente è ovviamente libero di rifiutare quel prezzo e rivolgersi da un altro venditore. Ma il bene oggetto della transazione è certo! Questo è l' aspetto giuridicamente più importante. Nel momento in cui, al contrario, si vende un bene per un altro in maniera artificiosa e priva anche di una certa dignità professionale (racchiusa nel codice deontologico dei soli liutai che appartengono allo stesso, sottoponendosi anche ad un giudizio di valore da parte del "consiglio direttivo" che può essere tranquillamente adito in caso di scorrettezze o manchevolezze dello stesso liutaio), allora le cose cambiano. Qui siamo pienamente nella fattispecie di reato contemplato dal codice penale all' art. 640: TRUFFA, sanzionabile con pena pecuniaria od anche con la reclusione. Non mi dilungo ulteriormente, ma spero che il concetto sia chiaro e ti sia giunto il messaggio.
In questo catena o circolo vizioso che coinvolge numerosi soggetti, ed in un ambito così aleatorio come è quello di un acquisto di uno strumento acustico (per un flauto Yahmaha la cosa non succede; conosco il modello da catalogo e richiedo quello!) anche i "maestri" come il sottoscritto vengono spesso tirati in ballo, e talvolta a giusta ragione. Per fortuna non tutti sono uguali, ma capita sempre più di sovente imbattersi in discorsi dove l' insegnante viene posto al centro dell' attenzione non per i suoi meriti o demeriti didattici, ma per aver ceduto strumenti a prezzi volutamente maggiorati. Ti dico solo una cosa. E' estremamente PIETOSO lucrare sulla bontà e buona fede di una persona che ripone in te tutte le sue speranze e che sovente ti pone su di un piedistallo per le tue presunte qualità morali, intellettuali e professionali. Ma alla fine la verità vien' sempre fuori e correre un rischio così alto a livello di dignità professionale,  anche per poche centinaia di euro, mi sembra una cosa assolutamente raggelante e spropositata.

Non avere fretta nell' acquisto, sentire altre campane, confrontare lo strumento con un altro di cui si conoscono già le caratteristiche e prezzo (magari quello di un amico) e via dicendo, potrebbero essere un valido aiuto nell' acquisto. Quando poi si va su di un terreno più alto, sull' antico firmato per intenderci, questo terreno diventa ancora più minato e si rischia grossissimo solo perchè all' interno del contrabbasso vi è una targhetta che poco comprova. L' autenticità di uno strumento "di valore" è sempre un qualcosa che mi lascia perplesso. Pensa, lo stesso ed immenso Gary Karr quando ha ascoltato il mio Divertimento Concertante non in mp3, ha pensato che possedessi chissà quale strumentone. Per un fatto di sensibilità, non gli ho mai detto che si trattava di fabbrica antica di nessun pregio e valore. Tanto per dire !!

Un saluto

Vito
  
vito liuzzi
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Gianpaolo
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Re: sono stato da Capodieci...indignato!
Reply #22 - 11.11.2005 at 13:01:12
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A sentire tutte queste amene esperienze mi viene sempre pù da odiare la razza del liutaio, e soprattutto perchè anche io - che sono di napoli - ho a che fare con un esempio di onestà e dedizione al lavoro che meriterebbe un encomio di ciampi...comunque a parte tutto ciò posso confermare il fatto che di passaggi di soldi e maggiorazione di prezzi fra insegnante-che-porta-l'allievo-dal-liutaio-di"fiducia- e lo stesso onesto liutaio ne è pieno il mondo e anche io mi stavo trovando nella condizione di pagare tipo 400.000lire di più il mio primo fabbricone che solo l'anima santa del mio maestro mi hanno risparmiato.
L'episodio è ancora più succulento se pensate che poi tutto questo mi fu raccontato dal mio maestro, che descrisse la scena in pratica facendomi capire che il suddetto liutaro si era anche stupito del fatto che il mio maestro aveva rifiutato la maggiorazione..." ma come ? è normalissimo..anche gli altri maestri che vengono da me con gli allievi... "
E scusate se è poco.
  
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boogieman
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Re: sono stato da Capodieci...indignato!
Reply #23 - 11.11.2005 at 18:46:14
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vedo che san gennaro ti aiuta sempre, e poi dici che non ci credi.
vito, il fatto è che il giro di maggiorazione economica su questi contrabbassi è stato veramente alto, ma ha da venì baffone...
  
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nino
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Re: sono stato da Capodieci...indignato!
Reply #24 - 11.11.2005 at 19:50:28
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Ragazzi, tutti i vs. suggerimenti sono veramente ........"impagabili" (hi hi... ), va bè era solo una battuta tanto per rimanere in tema. A questo punto però, come direbbe qualcuno, la domanda sorge spontanea, e pertanto mi rivolgo a tutti Voi (uso il maiuscolo perchè sono un pò untuoso e servile):Esistono accorgimenti pratici da adottare quando si acquista lo strumento? C'è qualcosa che anche una persona inesperta (come il sottoscritto) può fare per verificare la qualità, ecc. ecc. ? 
Un saluto a tutti,
Nino

P.S. Spero di non aver violato le "procedure" del sito: Dovevo forse aprire un nuovo "Topic"?
  
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dinibass
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Re: sono stato da Capodieci...indignato!
Reply #25 - 11.11.2005 at 21:32:12
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Quote:


P.S. Spero di non aver violato le "procedure" del sito: Dovevo forse aprire un nuovo "Topic"?


Forse sarebbe meglio,potremmo usare il topic come 'manuale per l'acuisto: cosa occorre sapere'.

ciao
g
  
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Massimo_P
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Re: sono stato da Capodieci...indignato!
Reply #26 - 11.11.2005 at 22:38:27
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il consiglio che mi sento di dare è di non fidarsi mai di una campana sola. Ho visto degli amici prendere delle cantonate a dir poco colossali per aver riposto tutta la loro fiducia nella persona sbagliata.
Prima di comprare un contrabbasso (e più soldi ci spendete tanto più vale la regola) assicuratevi di averne visti prima parecchi dello stesso livello (cosa non facilissima a dire il vero) e chiedete i prezzi pagati dai rispettivi proprietari: dopo avrete sicuramente le idee più chiare.
Scusate l'ovvietà....
  
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emi
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Re: sono stato da Capodieci...indignato!
Reply #27 - 12.11.2005 at 01:13:36
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Daccordo al 100% con Massimo. Sara' ovvio , ma e' da fare...
  
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dinibass
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Re: sono stato da Capodieci...indignato!
Reply #28 - 12.11.2005 at 09:07:30
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Vero.

Occorre anche sapere cosa si vuole (sembra scontato ma non lo è...); ovvero, per esempio, individuare una serie di caratteristiche per noi irrinunciabili:
- lunghezza diapason 104-105 (dipende anche dall'abitudine o dalla mano)
- tastiera in ebano
- etc...

Occorre rilevare che strumenti da diapason particolarmente basso o alto (es 98 o 110 cm, casi limite), anche se di ottima fattura si vendono meno facilmente, quindi: 
- se considerate che un giorno dovrete rivenderlo potreste avere dei tempi un po' lungjhi e magari dover abbassare un po' il prezzo
- se ne volete comprare uno si può pensare che il venditore non avrà la fila di potenziali acquirenti, quindi si può fare una controproposta 'audace' contando sull'eventuale fretta che egli può avere nel concludere [tutto ciò se reputiamo che lo strumento faccia al caso nostro!]

ciao
g
  
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Amin
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Re: sono stato da Capodieci...indignato!
Reply #29 - 12.11.2005 at 09:33:43
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Sono perfettamente daccordo con Massimo e Giorgio.
Partire con un ' idea di cio' che si sta cerando.

Nelle caratteristiche menzionate da Giorgio (fondamentale quella del diapason..!!!) aggiungo anche 

-dimensioni del contrabbasso (cassa, spalle alte o basse...) -un brevilineo come me farebbe fatica a domare un 4/4 voluminoso, magari dalle spalle alte-

-suono che si cerca (questo e' anche strettamente legato a cosa si dovra' fare col contrabbasso: jazz? contrabbasso per lavoro in Orchestra? contrabbasso per solismo etc..?)

e molte altre...

Ci terrei a dire una cosa:
con l'istinto, la sensibilita' e con un po' di esperienza (e qui non e' il caso mio), si puo' percepire se uno strumento suona al massimo delle sue possibilta' oppure suona meno di quanto potrebbe fare.. e quindi valutarne l'acquisto...!
Nel mio caso son stato piu che fortunato. Ho percepito che lo strumento aveva un suono molto interessante, era un suono pieno di armoniche...per quanto quando lo provai da Scaramelli era molto chiuso e duro... Era fermo da anni, non era suonato da anni...! Praticamente era in letargo... e poi era settato con corde dure e spigolose (thomastik spirocore), il ponte era da rifare...
insomma...io ho visto giusto, ci ho investito  tanto tempo e energie e qualche soldo (per fortuna non tanti..) e ora ho uno strumento che suona bene a detta di molti.
Scaramelli, quando mi ha rivisto col mio strumento mi ha chiesto quanto me l'aveva fatto pagare. Dopo la mia risposta, rammaricato , ma divertito, come e' nel suo stile di persona onesta, sincera, gentile, e disponibile rispose:
"Mi hai fregato, eh...?! te l'ho fatto pagare troppo poco questo contrabbasso..!"

un abbraccio
amin
  
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sergiao
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Re: sono stato da Capodieci...indignato!
Reply #30 - 12.11.2005 at 13:06:36
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amin, scusa l'off topic (hey, ma il topic è mio!!! Smiley) che corde ci hai messo e che lavori ci hai fatto sopra?
  
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Amin
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Re: sono stato da Capodieci...indignato!
Reply #31 - 12.11.2005 at 15:21:25
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corde velvet compas 180 suit

ho cambiato 2 ponti (di cui uno con le rotelle..)

capotasto mobile sotto la cordiera (il tacco...)

aggiustamenti della cordiera (slittamento su o giu...)

suonarlo tanto di modo che si apra

ovviamente aggiustamenti sull'action,ma li' siamo alla daily routine...

e devo ancora restaurarlo... se tappo tutte le aperture che ho sulle fasce -e sono parecchie- e restauro il fondo mi hanno detto che dovrebbe suonare molto meglio... mi sfiaterebbe di meno lo strumento e avrebbe piu suono...dicono...!!!

per motivi economici non ho intenzione di restaurlo, non ho budget... e poi non so quanto ne varrebbe la pena... non e' mica un Gasparo da Salo' o un Testore.. e' un bello strumento ma e' pur sempre uno strumentino.
  
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sergiao
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Re: sono stato da Capodieci...indignato!
Reply #32 - 12.11.2005 at 17:10:43
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e queste velvet compas 180 suit sono le più morbide che hai trovato? più delle thomastic spyro weilch?
  
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