Quote:..
Chiediamo al Maestro Liuzzi o al Maestro Sciascia se farebbe un recital con un contrabbasso non suo.. (non vale se menzioni il Rossi di Petracchi o un qualsiasi Testore...!)
Un abbraccio.
Amin
Grazie Amin del "Maestro" ma puoi tranquillamente chiamarmi solo Vito

!
La risposta, per quanto mi riguarda, è NO! Non mi azzarderei mai a fare un concerto solistico neanche col Rossi di Petracchi prestatomi all' ultimo momento. Per l' orchestra mi è capitato alcune volte e non ho problemi a cambiare strumento; ma in un recital dove suoni Bottesini o Rota o Gliere diventa quasi impossibile. Anche un genio come Gary Karr non farebbe una cosa simile

!
Devo dire, però, che molte volte è anche una questione di abitudine. Mi spiego meglio. Nei dieci anni d' insegnamento ho sempre suonato sugli strumenti dei miei allievi ben settati e col tempo mi è diventato sempre più facile passare da un contrabbasso all' altro senza avere grossi problemi, anche se i diapason sono diversi. Ma fare un recital proprio no! Nel classico, come credo anche nel Jazz, il proprio contrabbasso sui cui hai studiato per parecchie ore diventa quasi una sorta di "longa manus", ovvero parte integrante del nostro stesso corpo e soprattutto del nostro cervello. E' infatti quest' ultimo a determinare la percezione delle differenze fra i vari strumenti medianti i cinque sensi base. Si creano a livello neuronale dei canali preferenziali che si azionano ogni volta che prendiamo il nostro strumento. E' una sorta di "memoria recettoriale".
Siamo esseri biologici, non dimentichiamolo.
Poi per un classico c'è sempre il problema di adattarsi alle diverse acustiche: ed anche qui chi è maggiormente abituato ha meno problemi. A volte sembra che il tuo contrabbasso "non sia il tuo ma di un altro", proprio perchè il cervello percepisce una sonorità totalmente differente da quella del luogo dove si è abituati a studiare. In altri contesti il suono migliora per le migliori condizioni acustiche e diventa veramente un piacere suonare; per assurdo anche in questi contesti può sembrare che il contrabbasso "non sia il tuo ma di un altro". Non è un controsenso.
Infine per me c'è proprio un fattore tecnico e materiale da cui non posso prescindere. E tali condizioni diventano tutte importanti per la bella riuscita di un recital.
Saluti
V.