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Messaggio iniziato da vitoliuzzi in data 06.10.2006 alle 05:13:09

Titolo: "Analisi o curiosità sui brani Classici et varie"
Inviato da vitoliuzzi in data 06.10.2006 alle 05:13:09

Ovviamente questo tema che può vertere sullo studio di tutto quello che riguarda un brano del repertorio classico (orchestrale o solistico) potrebbe riguardare anche il mondo, sempre a me più comune, del Jazz (classico o contemporaneo).

Si potrebbe, ad esempio, anche discutere e argomentare (senza la saccenza che quello che si dice è la Bibbia) la diversità dei tremila colpi d' arco su cui spesso si fa confusione o che molti non conoscono (Jetè, Ricochet, Saltellato, Balzato, spiccato verticale od orizzontale ecc.).

Sono solo idee che possono anche morire qui !

Però se a qualcuno interessa ... passo la palla molto volentieri !

A presto

V.

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da lory in data 06.10.2006 alle 21:30:49

scusa , tipo che colpo d'arco usare in un concerto piuttosto che un altro , analisi armoniche e diteggiature ?




Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 09.10.2006 alle 07:22:33

Si, l' idea e quella: se ci riusciamo ??

Ciao  V.

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da lory in data 11.10.2006 alle 12:35:55

allora comincio io .....

l'arcata sul concerto di dragonetti , secondo voi devono essere balzate o un detachè più netto , secondo me l'ipotesi migliore è la seconda in quanto più sonora ..... poi le terzine nel primo tempo le legate o le fate staccate come scritto originariamente ?

saluti .

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 11.10.2006 alle 18:22:31

Personalmente preferisco un detachè al balzato. Prima di tutto perchè questo colpo d' arco è più semplice ed intuitivo (ma fare attenzione a non incorrere nell' errore di puntare la seconda nota legata della quartina iniziale e delle altre, errore molto comune - è difficile, lo so, ma questo fa la differenze nelle quartine legate a due se non è specificato il puntino sulla seconda o quarta nota, per esempio).

Il detachè, secondo me, è filologicamente più corretto del balzato. Oltre che leggermente più sonoro, un detachè secco (che alcuni autori definiscono "verticale", rispetto al "grand, petit, prononcè il quale non sarebbe male) dobbiamo pensare ai tempi di Dragonetti in cui tutte queste differenze erano "tecnologicamente" poco studiate. Certo, andare nella ipotetica filologia è sempre un grosso rischio, ma i manoscritti aiuterebbero di più.

E se Dragonetti ha veramente scritto quei puntini, probabilmente intendeva dire che ogni singola nota doveva essere "pronunciata" con una certa enfasi esecutiva. Un balzato, secondo me, andrebbe a gigioneggiare troppo con un concerto che in realtà dovrebbe essere eseguito non troppo Allegro, ma più Moderato ! Il balzato, in tale contesto, mi sembra un pò inappropriato, anche se ben eseguito. Certo è che pensando allo strumento del Drago, ai suoi "cordoni", alla curvatura del suo arco, beh, sono tutti elementi che devono essere tenuti in considerazione e da non sottovalutare. Anche per tale motivo, le quartine di fine primo tempo dovrebbero essere legate anche perchè armonicamente più logiche. Del resto prova a sentire la differenza tu stesso e ti accorgerai che nel contesto armonico, assieme al pianoforte od ad un ensemble, a poco giovano staccarle, anzi sembra che tu stia suonando in un altro contesto musicale.

Queste almeno le mie sensazioni. Che ne pensi ?

Vito

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da lory in data 12.10.2006 alle 09:45:11

vito concordo , con te su tutto .

per esempio la velocità è sempre forse troppo esasperata in questo concerto , fondamentalmente fatto da scale ed arpeggi e forse si giunge alla fine senza respiro , quindi per me ad un esame tipo il diploma già farlo con tutte le note ed un suono "ciccione" a 80 di metronomo è un bel successo .sempre rimanendo nella didattica in quanto studente al 7°anno io personalmente lo sconsiglierei al quinto ( parere mio )

con il colpo d'arco sono pienamente d'accordo forse anche perchè il balzato non è un colpo d'arco che mi piace tantissimo !!!

sarebbe bello far intervenire anche i maestri di conservatorio in questo topic cosi più ingredienti si hanno e più le pietanze sono gustose!!!!

ciao vito !!!! lorenzo

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 12.10.2006 alle 12:32:38

Sai Lorenzo non è facile far avvicinare altri docenti di Conservatorio in questo tipo di Topic perchè penso che ognuno abbia le proprie idee che ritiene giuste ed il confronto sano e pacato diventa alla fine improponibile.
Insomma nessuno vuole mettersi in mostra (come faccio spudoratamente io) poichè sentono il rischio di essere derisi o "criticati" da altri colleghi.
  Al contrario, io ritengo che un Forum potrebbe essere anche un sano laboratorio di confronto di idee e pareri anche per i grandi docenti, ma è difficile trovare qualcuno che voglia spendere tempo e soldi in collegamento web per discutere su argomenti che danno già per scontati. E' il mio pensiero, ma potrei sbagliare. Sarebbe molto bello confrontarsi con TUTTI, docenti, allievi ed appassionati, ma su questo fronte in Italia abbiamo una mentalità ancora chiusa e sottoposta a chissà quale martirio se per caso uno dovesse dire una cosa ritenuta errata.
Insomma, Lorenzo, l' esporsi necessità di una buona dose di umiltà e coraggio. Speriamo di trovare qualcuno disposto a farlo, oltre a voi splendidi ragazzi di Conservatorio od IMP che studiate con i vostri rispettivi Maestri che se hanno raggiunto quel posto vuol dire che lo meritavano e sono preparati.

Per quanto riguarda il tempo in Dittersdorf hai ragione anche tu. Il balzato è un colpo d' arco poco raccomandabile in questo concerto e penso che anche gli esecutori di quel tempo avessero poca dimestichezza tecnica con tale arcata. Mi sembra che 80 di metronomo sia una buona soluzione, specie per ottenere una bella sonorità contrabbassistica ed una maggiore spigliatezza su ogni nota. Ricorda, se posso darti un consiglio, che specialmente sul contrabbasso occorre sempre eseguire qualsiasi brano con grande chiarezza nei diversi o veloci colpi d' arco. Questo perchè a livello fisico-acustico l' ampiezza delle frequenze armoniche che si produco risultano più ampie e maggiormente difficile da percepire per l' orecchio umano (mi sa che una volta spiegai dal punto di vista fisiologico come è fatto il nostro orecchio).

  Molti non danno molta rilevanza a questo aspetto di primaria importanza ed alla fine l' esecuzione, soprattutto dal vivo, risulta quasi incomprensibile. Io alla velocità forsennata alla Rollez preferisco la chiarezza timbrica e Dittersdorf, insieme al concerto di Dragonetti, sono due esempi di come la "tempistica" diventa assolutamente decisiva per una buona e corretta esecuzione.

Ciao Lorenzo. E speriamo di avere maggiori maestri e tantissimi studenti che cercano chiarimenti.

IO STESSO HO IMPARATO MOLTO DAI MIEI ALLIEVI o ascoltandone altri, specialmente quando i ragazzi sono volenterosi e approfondiscono anche per loro conto. La dittatura non mi è mai piaciuta. Il sano e democratico confronto di idee è molto più produttivo in ogni settore.

Vito

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da lory in data 12.10.2006 alle 12:47:56

...effettivamente dittersdorf e dragonetti vanno a bracetto come idee musicali . ciao .

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 22.11.2006 alle 12:34:53

Domenico Dragonetti da giovane (Foto)



Spero che non appaia gigante, ma questa foto di Domenico Dragonetti che lo ritrae da giovane mi serve per discutere con voi circa il famoso e falso Concerto in LaM su cui possiamo argomentare in vario modo.

Vito Liuzzi

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 22.11.2006 alle 12:42:16



Ecco il tema del vero concerto in LAM di Domenico Dragonetti suddiviso in tre splendidi tempi e magistralmente inciso dal nostro Stefano Sciascia in uno dei suoi Cd di cui non ricordo il titolo. Anche se Stefano ha inciso pure l' altro concerto in LaM
che a suo tempo venne registrato su LP da Gary Karr (mitico LP in cui si trova il Concerto di Koussevitzky e la Fantasia sul Mosè di Paganini).

Vito Liuzzi

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 22.11.2006 alle 13:48:02

DOMENICO DRAGONETTI E CONCERTI. PERPLESSITA'.

Un tempo credo di averne già parlato in qualche occasione o su altri Forum, e spero di poter condividere con qualcuno questa mia tesi strampalata ma non del tutta priva di fondamento tesi, secondo la quale il famoso concerto in LAM attribuito a Dragonetti (tema: Sol-SI-Re ...) sia in realtà un brano scritto da Edoard Nanny in tempi più recenti e chissà per quale motivo (probabilmente motivazioni di carattere economico) lo hanno spinto ad attribuirlo a Dragonetti. Osservando la mega-foto del post precedente ho voluto farvi vedere il vero tema iniziale dell' unico e ritengo autentico concerto di Dragonetti "per il contrabbasso", versione non autografa ed il cui tema iniziale è Sol-Re-Si.
Se effettivamente Nanny, che fù direttore del Conservatorio di Parigi, abbia scritto scritto quello che definiremo "primo concerto" di cui risulta il revisore ma che nessuna fonte riporta come attribuibile a Dragonetti, e che oggi risulta estremamente studiato nei Conservatori o proposto nei bandi di concorso, allora possiamo affermare che è stato molto bravo nello scopiazzare alcune idee e frasi musicali prese dal "Concerto per il Contrabbasso" di Dragonetti (quello autentico) e riadattarlo in modo tale che apparisse conforme alla scrittura del londinese di adozione. Spero che questa tesi venga smentita da qualcuno di voi, magari apportando altro materiale, ma sembra che anche i principali studiosi, critici ed esecutori comincino ad avere delle perplessità circa questa falsa attribuzione.
Dobbiamo ricordare che Dragonetti non era un grande compositore, anzi tutt' altro. Era comune a tutti quei contrabbassisti che si scrivevano i pezzi per il proprio contrabbasso visto che solo dopo Dragonetti si comincerà a considerare questo strumento come degno di poter sopportare un ' esecuzione solistica di primo piano. Dragonetti aveva gettato le basi di questa nuova concezione trasferendosi da  Venezia a Londra, città che lo accolse veramente come un genio del contrabbasso, la quale venne poi ripresa a pieno titolo da Bottesini che era veramente un compositore a tutti gli effetti.

Allora, dovrebbe essere un bene pubblicizzare maggiormente quello che a tutti gli effetti deve essere considerato il "vero" concerto scritto da Dragonetti ed il cui tema iniziale è riportato prima. Probabilmente si tende a dare più valore a quello di "Nanny" perchè alla fin' della fiera risulta essere meno complesso e più semplice rispetto a quello scritto da Dragonetti che può essere veramente considerato un "concertone" per lunghezza, difficoltà ed espedienti musico-interpretativi che meglio si attagliano a questo incredibile esecutore.
Analizzando alcuni frammenti di brani (anche incompleti) attribuibili a Dragonetti, alcuni in forma anche autografa, e facendo un raffronto con il suo vero concerto, possiamo osservare alcuni elementi di continuità dove si preferisce un virtuosismo più sulla tastiera che negli armonici "fuori tastiera", aspetto molto presente nel "falso" concerto che si può ricondurre a canoni musicali di stampo più bottesiniano.
Analizzando ancora il "vero" concerto di Dragonetti rispetto a quello che sarcasticamente definisco "falso", notiamo invece come l' uso degli armonici fuori tastiera sia accentuato solo all' inizio della cadenza del primo tempo, ma senza conferire loro troppa rilevanza, anche nella stessa estensione.

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 22.11.2006 alle 13:48:53

Continuazione ...

... Il secondo tempo è molto più di stampo "dragonettiano" e rispecchia maggiormente la scrittura musicale di quel tempo. Se avete la possibilità di confrontare i due secondi tempi noterete come in quello di Nanny vi siano dei passaggi scomodi e poco contrabbassistici, come l' uso a volte nel cantabile della seconda corda in note legate, eseguibili anche in prima corda ma con il rischio di fare ascoltare glissandi poco graditi. Inoltre, conoscendo il Gasparo da Salò a tre corde che ha accompagnato Dragonetti per tutta la sua carriera, con cordoni in budello ritorto ma molto distanti fra di loro, quel secondo tempo di Nanny non credo che possa appartenere al Drago, visto che non avrebbe mai scritto un qualcosa di tecnicamente mal eseguibile sul suo strumento. Il secondo tempo dell' autentico concerto, invece, è molto più musicale e tecnicamente meglio eseguibile su un quasi 5/4 di contrabbasso con spalle larghissime.
Infine un' ultima osservazione.
Nei brani per contrabbasso di Bottesini, anche un inesperto analista come me, trova delle somiglianze che ti fanno dire con una certo margine di certezza: "Questo è un brano composto da Bottesini". Ma fra i due concerti attribuiti a Dragonetti non ci sono assolutamente delle consonanze nella scrittura che anzi non tengono conto di un dato forse non da tutti rimarcato. E mi spiego meglio.
Dragonetti era veramente un grande virtuoso specialmente sulla tastiera ed a note tirate o pigiate. Tant'è che sul manico utilizzava anche una diteggiatura "naturale" nelle prime posizioni, e cioè la 1-2-3-4, anche se la sua privilegiata sembra essere stata la 1-2-4. Orbene, nel finale del suo autentico concerto, vi sono delle battute di altissimo virtuosismo (quartine di biscrome) che ai suoi tempi solo lui poteva eseguire con la sua immensa agilità e probabilmente sfruttando anche una diteggiatura naturale praticamente fantascientifica per qualsiasi altro esecutore.
Inoltre per comprendere come Dragonetti fosse poco avezzo alla composizione, sembra che un cantante veneziano, Giambattista Cimadoro, gli abbia scritto quel concerto il Sol- (accordatura solo orchestrale), forse poco conosciuto ma molto efficace e di una certa difficoltà, ma sicuramente adattissimo per un abilissimo Dragonetti.
E' chiaro che la presenza quasi costante del suo amico violoncellista Lindley lo abbia stimolato anche a sperimentare tecniche più vicine a questo strumento. E del resto i loro successi in duo specie nell' esecuzione del Duetto di Rossini, li avevano resi a dir poco inseparabili.

Per concludere: nella biografia di Dragonetti non si parla di questo concerto revisionato da Nanny e con sicurezza a quest' ultimo attribuibile. Al contrario, il concerto sempre il SOLM (o La nell' accordatura solistica) di cui vi sono segni tangibili della sua attribuibilità a Dragonetti, dovrebbero condurci a riflettere meglio su questo strano "errore storico" che solo studi recenti hanno rinvenuto.

Ogni commento in merito e fortemente gradito.

Ciao

Vito Liuzzi

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 01.12.2006 alle 18:57:04



Questa è forse l' unica foto di Dragonetti a colori presente sul web, artatamente resa a colori. Si nota questo strumentone che oggi si può vedere a Londra (un altro è a Venezia) e un' arco non certo di transizione, ma forse lo era, che lo accompagnò durante i suoi concerti di cui notiamo non soo la storica impugnatura (che ad onor del vero non venne da lui inventata ma presa a prestito dalle viole da gamba), con questa curva iperbolica che tuttavia gli permetteva di eseguire passagi di estremo virtuosismo.
Se Dragonetti riusciva a fare questo con quel tipo di arco, è inutile spendere migliaia di Euro per un archetto firmato o taroccato. Alla fine più di tanto non si può ottenere e ci illudiamo che più si spende e più l' archetto ci verrà incontro. Ma è un' equazione errata su cui molti archettai ci speculano. L' importante è trovare l' archetto che si confà alle proprie caratteristiche. Anche se è pur giusto che "l' arte deve essere retribuita" ... quando è onesta ;-)!!

Vito Liuzzi


Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 01.12.2006 alle 19:04:11



OT

Più che una curiosità su un brano classico mi pare una foto curiosa.


Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 01.12.2006 alle 20:02:45



Anche questa è una curiosità OT. Chi è il maestro Petracchi? Al vincitore un'esatta copia del Rossi di Petracchi realizzata dal maestro liutaio leccese Giuseppe Capodivento ed in possesso del M.°Leonardo Presicci del Conservatorio di Lecce (docente che vivamente consiglio poichè preparatissimo ed ottimo solista, nonchè profondissimo conoscitore della SCuola del Petracchi).

Vito Liuzzi

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da pabbass in data 01.12.2006 alle 20:49:39

Primo a destra.
Quand'è che me lo consegnano? (il contrabbasso...)

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 01.12.2006 alle 20:55:26

Brava! Come al solito.
Il contrabbasso ti giungerà al più presto. All' arco più adatto poi ci pensi tu.

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 02.12.2006 alle 14:49:53

OT

Fra le curiosità in generale inserisco questa foto che potrebbe interessare a qualcuno. E' la c.d. "Scuola di Cremona".



Vito Liuzzi


Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 03.12.2006 alle 20:14:11

Non considero questa mia richiesta di chiarimenti un OT, ma una particolarissima curiosità su un brano classico che sarebbe il Duetto di Rossini per vlc e cb. in Video, i cui interpreti sono Franco Petracchi ed il violoncellista Rocco Filippini, video che si può trovare e scaricare in zona animalista (asini, muli e vacche) ma le cui dimensioni sono notevoli e difficilmente scaricabile (ci vuole moltissimo tempo), a meno che non si azzecchi la serata giusta ed il server più celere.
Pbbass, tu che ne sai qualcosa, a meno che non vi sia una tua omonima sul web, come si fa a scaricare questo video che dovrebbe essere bellissimo e che non ho mai visto? A che server conviene collegarsi? C'è qualche segreto?

Grazie in anticipo.


Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 08.12.2006 alle 13:08:30


03.12.2006 alle 20:14:11:
Non considero questa mia richiesta di chiarimenti un OT, ma una particolarissima curiosità su un brano classico che sarebbe il Duetto di Rossini per vlc e cb. in Video, i cui interpreti sono Franco Petracchi ed il violoncellista Rocco Filippini, video che si può trovare e scaricare in zona animalista (asini, muli e vacche) ma le cui dimensioni sono notevoli e difficilmente scaricabile (ci vuole moltissimo tempo), a meno che non si azzecchi la serata giusta ed il server più celere.
Pbbass, tu che ne sai qualcosa, a meno che non vi sia una tua omonima sul web, come si fa a scaricare questo video che dovrebbe essere bellissimo e che non ho mai visto? A che server conviene collegarsi? C'è qualche segreto?

Grazie in anticipo.


Non avendo ricevuto alcuna risposta ai miei quesiti e dubbi, ho deciso di andare avanti in questo "scaricamento" di quasi mezzo giga (si dice così ?) e, finalmente, dopo tre giorni alterni/interni sono riuscito a vedere questo eccezionale filmato di molto tempo fa e realizzato da Rai Tre (quando questo canale era realmente deputato alla diffusione della CULTURA sotto tutti i punti di vista ed angolature) nel quale per oltre 40 minuti si alternano i grandissimi Rocco FILIPPINI (violoncello ... possiede uno Stradivari che ben si vede nel filmato) e l' altrettanto immenso FRANCESCO PETRACCHI con il suo Rossi (fra l' altro un giovane Petracchi in grandissima forma che suona anche in duo con la sua splendida figliuola, Daniela Petracchi in mezzo agli ulivi ... che immagine bucolica ... bellissimo!) mostra il suo talento in brani come il Duetto di Rossini o il difficilissimo "Per questa bella mano" di un certo W.A. MOZART (unico ma originale brano scritto da quel geniaccio per contrabbasso e voce di basso ... che fra l' altro ai tempi del Conservatorio il mio maestro amatissimo Michele CELLARO mi fece eseguire con un cantante ed orchestra d' archi ... bei tempi ... vabeèèè), più altre cose.
Molto belle le spiegazioni che vengono fornite dai due eccelsi MAESTRI che, a mio giudizio, avrebbero assolutamente dovuto incidere qualche disco o CD insieme per la "memoria storica" e per i posteri, ma forse decidendo (specie il maestro Petracchi) di comparire poco a mezzo delle nuove tecnologie, si amplifica quel velo di mistero tutto a beneficio di un qualcosa che non riuscirò mai a comprendere. E' giusto! [b]"Il vero solista si giudica dal vivo ... perchè da morto sarebbe più complicato!". Ed allora ben venga questo video legale od illegale che si è trovato in groppa ad un asinello e che non duplicherò a nessuno ... altrimenti sarei punibile ... ma anche perchè lo considero un pezzo di storia di cui sono troppo geloso. Anzi è da denunciare la RAI, per la quale paghiamo un canone, e da tempo non realizza splendidi documentari come quello in questione.
Vabbèèè...HR.

Un saluto Paola e grazie.

Vito Liuzzi

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 13.12.2006 alle 16:01:26

http://www.bassiona-amorosa.de/stream.html

VIDEO STREPITOSO: semplicemente da gustare fino alla fine!

Credo che ne avesse già parlato la nostra Paola di questa esilerante versione della Czardas di Monti per violino solista, contrabbasso solista e due contrabbassi che accompagnano i temi principali (io avevo criticato la pochezza dell' accompagnamento e giustamente Paola rimarcava il fatto che non è proprio questo aspetto che deve emergere!).
Perchè ho voluto inserire questo video in questo Topic?
Semplicemente per il fatto che non solo questo splendido contrabbassista della Bassione Amorosa dimostri una tecnica assolutamente fuori dal normale (usa corde Corelli) e competa in velocità col violinista, che Bradeditch, Marillier (molto più lentamente ma con un suono più bello) e tanti altri solisti, ormai, fanno rientrare nei loro brani di studio o repertorio la Czardas di Monti scritta per violino. Ciò non vuol dire che il contrabbasso potrà mai eseguire il repertorio violinistico, ma che l' evoluzione tecnica dell' ultimo ventennio e stata miracolosa per noi contrabbassisti classici. Certo la tecnologia sulle corde "ha dato il LA" a questa progressione anche musicale ed interpretativa; e Corelli sembra aver avuto un merito innegabile in questo senso, anche se alla fine le sue corde non posseggono quel tipico timbro contrabbassistico alla Petracchi che usa Jargar o Sciascia che credo usi D'Addario o Bocini che, anche lui, credo vada per D' Addario. Insomma, le Corelli offrono un timbro diverso che piaccia o no e che, con la muta SOLO ti cambia quasi il contrabbasso in un violoncello (Karr è stato uno dei primi ad indirizzarsi su Corelli poichè, furbescamente e possedendo un' ottimo strumento, ne aveva compreso le possibilità tecniche, anche se la "nasalità" delle sue esecuzioni lo hanno poi reso famoso nel mondo). Le suite per vc. di Bach si eseguono "quasi" tutte all' ottava reale e via discorrendo.
Ma basta montare Corelli per ottenere quella velocità nell' esecuzione del Czardas? Assolutamente no! Anzi, è difficilissimo adattarsi a corde iper sottili quando si è sempre suonati con calibri maggiori, per tanti motivi. Tuttavia il lato espressivo e la possibilità di ottenere vibrati strettissimi possono essere delle caratteristiche che alcuni solisti magari preferiscono.

Ergo, possiamo inserire fra i cc.dd. "Brani Classici per contrabbasso" anche la Czards di Monti per violino e pf..
Se qualcuno dovesse conoscere o possedere una versione per contrabbasso e pianoforte con accordatura "solista" (LA-Mi-Si-FA#), gliene sarei grato se me lo comunicasse od indicasse. Per adesso la studiacchio da una parte di violino. Ma per tutta la tecnica che posso o potrò  studiare, non riuscirò mai ad eseguirla a quella strepitosa velocità del contrabbassista solista (di cui non conosco il nome) del quartetto Bassione Amorosa.
Si nasce con quel dono nelle mani! Ma è anche per questo motivo che occorre cominciare quanto prima lo studio del contrabbasso (otto anni ed un fisico potenzialmente adatto sarebbero, secondo me, l' ideale). Altrove ciò avviene, e poi ne vediamo i risultati. In Italia non disponiamo di nulla, neanche dei contrabbassi della Scuola. E solo una mente come il Trebbi può sfornare metodi di studio di grande rilievo proprio per i più giovani. E se non seguiamo questa strada di divulgare il contrabbasso fra i giovanissimi, ancora una volta rimarremo inesorabilmente indietro.

Poi, se vi va, ed in altra sede, vi spiego a mio modo di vedere come si possono raggiungere a capotasto (teoricamente) certe velocità. Non è una cosa semplice anche da spiegare ... la devo spiegare ancora a me stesso :-)!!

Saluti

Vito Liuzzi

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 15.12.2006 alle 21:53:22

LANGLOIS - Effetto


The Langlois effect was discovered at the beginning of the 19th century and is described by Hector Berlioz in his theory of instrumentation (1844). The string (usually the top one) is pinched between the thumb and forefinger without touching the fingerboard and is then bowed. This produces notes that resemble a loud cry. Richard Strauss uses this effect in his opera Salome.

Non conoscevo questo termine, forse perchè non ho mai suonato l' opera Salomè.

Vito Liuzzi

   

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 15.12.2006 alle 22:18:16



Forse una copertina che piacerà a qualcuno, escludendo le facce di Rabbath e Proto.
Ma come curiosità, definiamola in tal guisa, vorrei dire che questi due grandi personaggi, insieme ... ma più Frank Proto che Rabbath ... stanno dando vita ad una serie di composizioni anche per contrabbasso solo o con pf. od orchestra di grandissimo spessore. Ecco, se qualcuno si lamenta della scarsezza del repertorio contrabbassistico, troverà nelle composizioni di Frank Proto un modo per esplorare il proprio strumento sotto nuove vesti musicali, spesso molto piacevoli. Per Rabbath vale lo stesso discorso. Non sono brani semplici, ma, a mio giudizio, in Italia sono poco esplorati forse perchè vige una certa normativa imposta da qualcuno???

Buono studio

Vito Liuzzi

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 17.12.2006 alle 20:02:09

COLPI D'ARCO

Sarebbe simpatico analizzare i vari colpi d'arco su cui le differenti Scuole molte volte tendono a confondere le idee. Una di quelle è la mia :-)!

Come vengono.

1) STACCATO
2) Alla CORDA
3) DETACHE' (grand, petit, secco, elastique, prononcè, legato)
4) STACCATO alla Torinese (per me SPICCATISSIMO)
5)PORTATO
6)BALZATO
7)LOURE'
8)JETE'
9)RICOCHET
10)BARIOLAGE
11)MARTELLATO
12)SALTELLATO (sautillè)
13)SPICCATO in senso di chiaramente separato
14)LEGATO


e chi più ne ha più ne metta.

Sarebbe simpatico analizzarli caso per caso. Chissà!

VITO LIUZZI

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 20.12.2006 alle 16:18:46

GARY KARR plays Dvorak concerto for Cello



Inserisco questo Cd live di Gary KARR fra le curiosità sui brani classici poichè, a mio avviso, è il massimo in fatto di virtuosismo applicato ad un contrabbasso classico. Il Maestro mi fece dono, credo un anno fa, del medesimo e più lo riascolto e più non credo alle mie orecchie. La mia versione è dal vivo e Karr segue pedissequamente la parte violoncellistica. Accordi, bicordi, trilli in registri acutissimi e grande cantabilità, per non parlare di una tecnica ed intonazione ai limiti del sovraumano.
E' chiaro. Lui è semplicemente il "genio dei genii" e non tutti riusciranno a realizzare ciò che il MAestro ha fatto in quarant' anni di carriera. Ma ancora adesso studia come un matto. Secondo me ha semplicemente "il dono". Punto e basta. Poi lo si può amare, odiare od apprezzare. Ma questa sua interpretazione del concerto di Dvorak per violoncello va al di là di qualsiasi logica. Personalmente mi spaventa ma è anche un grande stimolo. Peccato che Karr non abbia mai messo a punto i crismi della sua tecnica che è molto intuitiva, che fa pochissimo uso del capotasto: insomma, sembra che la mano sappia già dove sono le note, come se suonasse su di un pianoforte. Il resto per lui è tutto naturale. Ma, ad essere obiettivi, c'è da dire che è un grandissimo studioso e soprattutto un talento strepitoso.

Mi permetto di consigliare questo Cd, del resto registrato anche molto bene non con un' orchestra eccezionale ma che lo segue passo per passo. E poi uno si chiederà. Ma non è che stia suonando un violoncello? Invece, no! E' proprio il suono nasale del suo falso Amati, quel vibrato che tutti riconoscono a mille miglia di distanza. Secondo me, questa è la registrazione più virtuosistica mai ascoltata nella storia del contrabbasso.

Ad maiora.

Vito Liuzzi



Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 21.12.2006 alle 22:20:03

Contrabbasso GASPARO da SALO' (1590) - "il Colonna"


(Testo di USTAMPA)
Scortato da agenti della Polizia Municipale di Salò, è giunto questa mattina a Cremona il contrabbasso "Il Colonna" (1590 circa) realizzato dal maestro liutaio Gasparo da Salò, di proprietà privata e concesso in deposito al Comune di Salò. Ad accogliere lo strumento a Palazzo Comunale vi erano il Sindaco Gian Carlo Corada, Ivana Iotta, Direttore del Sistema Museale, ed il Conservatore dei Beni Liutari Andrea Mosconi, che hanno dato il loro benvenuto alla folta delegazione capeggiata dal sindaco della città gardesana, Giampiero Cipani.
Il contrabbasso, concesso in comodato a tempo determinato al Comune di Cremona, dopo la firma apposta sugli atti predisposti per l'occasione, è stato trasferito al Museo Stradivariano, dove rimarrà esposto in attesa della realizzazione del museo della città di Salò destinato ad ospitare questo prezioso strumento (presumibilmente nel 2009).
In occasione del "Derby del violino", tenutosi a Salò nel luglio scorso, al sindaco Gian Carlo Corada, chiamato a sostenere le ragioni "cremonesi", rispetto a quelle bresciane, sulla primogenitura della realizzazione del violino, il sindaco di Salò, Giampiero Cipani, prospettò le difficoltà che aveva circa la custodia del prezioso ed antico strumento, acquistato da privati dal musicista piacentino Leonardo Colonna che lo aveva messo in vendita, e destinato ad essere esposto nella città sul lago di Garda che ha dato i natali al famoso maestro liutaio bresciano. Infatti, il palazzo nel quale verrà collocato il contrabbasso richiede un sostanzioso quanto complesso restauro.
Da qui la proposta del Sindaco Corada di ospitare lo strumento al Museo Stradivariano, fino a che i lavori al futuro museo di Salò non saranno terminati. Una proposta che è stata accolta con entusiasmo, anche per evitare che questo contrabbasso non fosse visibile per lungo tempo e non potesse essere così ammirato da tutti gli appassionati di liuteria e, soprattutto, utilizzato per concerti.



Vito Liuzzi


Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 21.12.2006 alle 22:31:27

L' EXTENSION vs cinque corde





Ho suonato un contrabbasso a cinque corde ma non mi è mai capitato di utilizzare l' extension. Secondo voi quali sono i pro e i contra dell' uno e dell' altro sistema. Non è poi così bello sentire il suono delle chiavette durante un' esecuzione con 8 o più contrabbassi, non credete?

Grazie in anticipo.

Vito Liuzzi


Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 22.12.2006 alle 16:05:29

SERGE KOUSSEVITZKY - his recording




http://www.amazon.com/dp/B0000071FK?tag=classicalnet&creative=373489&camp=211189&link_code=as3&creativeASIN=B0000071FK

Per i più curiosi, questo è il Cd (da LP) di Serge Koussevitzky della Biddulph Recordings che come si vede è ancora acquistabile da Amazon.
I titoli li vedete da voi. L' esecuzione di Eccles o del suo di Andante o di Chanson Triste o di Valse Miniature ci mostrano, secondo me, quella tecnica del passato dove a capotasto le corde in budello venivano spinte sul lato sinistro e non pigiate. Ma chi lo può dire. Certo è che a sentire questa incisione con numerosissimi portamenti ed eseguita a tempi più corretti e meno frettolosi, si entra in un mondo meraviglioso di sonorità veramente a noi molto lontane, ma estremamente indicative sotto il profilo filologico.

Saluti

Vito Liuzzi

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 23.12.2006 alle 16:39:49

OFF TOPIC

Ho parlato via mail con il nostro Administrator Antonio Bonacchi che sta lavorando per l' ottimizzazione del Forum e che si scusa con quegli utenti che lui ha cancellato definendoli "fasulli", naturalmente in buona fede.
Tempo al tempo e dovremmo avere un Forum con un software rimodernato, perchè quello che c'è sembra un pò vecchiotto. Per esempio si avrà la possibilità per gli iscritti di mandare una mail ad un utente che l' abbia magari nascosta, cosa che adesso mi pare non sia possibile fare ed altre piccole novità come l' inserimento di foto.
Confido in Antonio.

Cordialmente

Vito Liuzzi

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 03.02.2007 alle 14:04:58

Sempre fra le curiosità in tema di classico, giusto due minuti per postare due foto del programma, credo del 2003, del celeberrimo Concorso Bottesini ... se non erro svoltosi a Crema.
Qualcuno sa cosa è successo ultimamente ;-)!

Saluti

Vito Liuzzi

p.s.: più che programma, un vero "tour de forcè"!!

p.p.s.: se la foto la vedete male, ingranditela semplicemente.

http://www.musicherie.com/YaBBImages/upload/436.jpg

http://www.musicherie.com/YaBBImages/upload/437.jpg






Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da boogieman in data 03.02.2007 alle 15:24:31

vito, il disco proto-rabbath dove si prende?
me lo puoi spedire, che so lo copi

si, signori finanzieri, ho detto me lo copi

oh no, stanno arrivando

arrivano

aiut...

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 06.02.2007 alle 16:58:00

CARMINE LAINO "Rare Concertos for Double bass" by Vito Liuzzi

Questo Cd, all' interno del quale vengono eseguite musiche di Capuzzi, Kohaut, Porpora, Keyper ... insieme credo a viola ed arpa, e che non ho avuto ancora il piacere di ascoltare, è stato recensito sulla famosa ma per me decadente rivista trimestrale Double Bassist. Fin qui nulla di male. Ma leggendo la sola recensione di un certo MW (almeno abbiano il coraggio di firmarsi per intero ed assumersi le proprie responsabilità di quanto scrivono ... spero proprio che non sia Michael Wolf ... non lo so!), uno non ha una bella sensazione specie quando legge "the final movement begins to show up THE BIGGEST FLAW in Laino's technique as it appears on this disc - some decidedly suspect intonation. E mi fermo qui!
La cosa strana è che questo termine "flaw"(pecca, difetto, imperfezione) è praticamente presente ogni volta che viene recensito un Cd di origine italiana. Addirittura ricordo di averlo letto nella recensione del primo Cd del maestro Bocini (incisione poco riuscita ma esecuzione perfetta, secondo me!), e se non sbaglio qualcosa di simile è stato scritto per le code finali nel magico Cd del nostro maestro Stefano Sciascia, l' ultimo dal titolo "Adagio, melanconico e Appassionato", cosa assolutamente assurda. I "censori" cmq. mi pare fossero diversi, per dovere di cronaca, ma credo coalizzati.
Ora, è certo che chi sta scrivendo non ha una grande cultura musicale nè del proprio strumento nè della Musica in generale, ma è proprio strano come per i Cd di Musica Contemporanea italiana le cose forse vanno un pò meglio nelle recensioni, ma quando si parla del classico si ha la sensazione, spero in buona fede, che ci sia una sorta di "prevenzione" nei nostri confronti.
Anche perchè altri Cd classici e stranieri (e che ho ascoltato), definiti in codice "HR" (cioè Altamente Raccomandati), o sono stati realmente "raccomandati" per una buona recensione oppure io non ci capisco più nulla di contrabbasso poichè non mi sono sembrati così strabilianti. "De gustibus"??? Mah ... qualche dubbio rimane.

Vito Liuzzi

p.s.: forse per il maestro Stefano Sciascia hanno capito di averla fatta grossa e gli hanno fatto una corposa intervista, anche se mi pare che proprio dopo quell' intervista sia stata scritta la "recensione censurabile". Giochi di potere? Non ci voglio minimamente pensare ... Bocini che non sbaglia una nota dal vivo figuriamoci in una normale seduta di registrazione. Mah!!!

Carmine Laino CD




Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 09.02.2007 alle 11:05:20

Boguslaw Furtok by Vito Liuzzi

Un contrabbassista del 1967 tedesco che ha cominciato a suonare all' età di 9 anni, forse un mini bass, ma che credo debba essere tenuto in grande considerazione per la estrema facilità esecutiva ed interpretativa di brani anche di stili diversi.
Forse un virtuosismo troppo esasperato in Bottesini, dove l' esperienza del tempo dovrebbe insegnare (vero maestro Stefano? ... ma non mi sente!) che, filologicamente parlando, Bottesini non avrebbe mai potuto eseguire il 90% dei suoi brani (specie nelle parti più tecniche) ai tempi metronomici proposti da questo, a mio avviso, bravissimo solista. Ma possedere tanto talento e tecnica virtuosistica non è poi così male.
Guardando i video su youtube mi è sembrato rendere anche molto bene dal vivo, o almeno negli spezzoni inseriti. Sembra che suoni su di uno strumento di Thomas Martin, forse il più grande interprete di Bottesini, ma certamente quello col suono più dolce ed un vibrato assolutamente ineguagliabile. Contrabbasso costruito proprio da Tom Martin che, oltre ad essere uno dei più grandi conoscitori del mondo contrabbassistico classico oggi, in pensione, si è dato alla liuteria con pregevolissimi risultati apprezzati in tutto il mondo.  

Furtok, che credo abbia già inciso quattro cd, oggettivamente credo che farà parlare molto di sè in futuro. Poi il tempo dirà la sua. Io lo propongo alla vostra attenzione perchè penso che i bravi contrabbassisti debbano essere valorizzati. Poi ognuno potrà apprezzarne alcuni, altri meno. E' sempre la famosa questione di "scelta".

Saluti
Vito Liuzzi

http://www.boguslawfurtok.de/start.htm









Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 10.02.2007 alle 12:41:12

PAUL BRUN & HANS ROELOFSEN by Vito Liuzzi



Una delle poche foto rintracciabili del grandissimo storico e musicologo PAUL BRUN in alto a sinistra ed autore del celeberrimo "A new history of Doublebass". Insieme a lui il maestro Roelofsen, noto solista, anche lui molto preparato sotto il profilo storiografico ... ma anche nelle vesti di interprete risulta essere un buon virtuoso.

Vito Liuzzi


Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 10.02.2007 alle 13:03:59

CHRISTINE HOOCK by Vito Liuzzi

http://www.christinehoock.de/index.html



Propongo, a chi interessato, di visitare il sito di una fra le più brave contrabbassiste di stampo classico che abbia mai ascoltato. Mi pare che anche Double Bassist a suo tempo ne parlò. Poi il suo sito è anche interessante da visitare visto che ci sono molti "samples" dei suoi credo quattro Cd realizzati fino ad ora.

Ciao

Vito Liuzzi

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da Stefano_Sciascia in data 10.02.2007 alle 17:25:09

Quando ero ancora abbonato a Double Bassist ho letto la recensione di Robin Stowell sul mio Adagio Melanconico e appassionato .
Robin Stowel ha recensito tutti i miei cd , e' un ottimo critico ed ha sempre scritto bene di tutti i miei dischi su Double Bassist .
Adagio Melanconico e Appassionato lo ha quasi fatto a pezzi .

Ecco  la critica di Robert Nairn su Bass World  (rivista dell'ISB )

Che sia di monito agli infedeli  ed ai fanatici che cercano di zittire le voci libere e fuori da ogni gioco di potere .

hahaha !

Viva la liberta' .



BASS WORLD magazine ISB
Fall Winter 2006 Volume 31

Adagio Melanconico e Appassionato
Stefano Sciascia, double bass
David Giovanni Leonardi, piano
Stefano Sciascia Productions ACD50222
www.stefanosciascia.it

This is the eighth CD release by Italian virtuoso Stefano Sciascia with his long time recital partner David Giovanni Leonardi. They have been playing together for 12 years; their first (similarly all-Bottesini) CD was released in 1994. Professor of bass at the Conservatorio di Musica “G. Tartini” in Trieste, Sciascia has been a regular recitalist throughout Europe, Asia, the U.S. and a performer at the last three ISB Conferences. His interpretations of the Bottesini works on this CD are superb - highly dramatic, passionate and sensitive.

The disc opens with the Fantasia on themes from Donizetti’s 1835 opera Lucia di Lamermoor Here Sciascia’s expressive and emotive playing displays a wide range of colors and feelings. While some may find his execution of the sixteenth passages in the Recitativo a little eclectic, the arias are especially beautifully performed with a rich, singing tone (especially the Act II Sextet “Chi mi frena”) and magnificent vibrato.

The Romanza drammatica displays some exceptionally sensitive playing in the solos by Leonardi who is a masterful accompanist throughout. Scascia’s minimal use of glissandi, delicate use of harmonics and great thought in the phrasing and expression contribute to a strong sense of style. Some very audible breathing, not so perfect double-stops and occasional harsh open strings really detract little from an otherwise suburb performance.

The Fantasia from Bellini’s last opera I Puritani (also from 1835) contains some of the most beautiful playing on this disc in the cantabile sections; Sciascia imbues each aria with a distinctly different character showing great understanding of the context of each within the parent opera. There is some bravura passagework here in harmonics which ring clear and concise and great sautillé bowing. The piano sadly sounds a little harsh in the introduction’s forte passages; elsewhere this is not at all evident.

The Adagio melanconico e appassionato from which the CD takes its title is perhaps the tour de force – highly expressive playing, stunning phrasing and subtle changes of color and intensity. Here again there is great thought in the details and shadings of each line.

The final work on the disc is the enormous Fantasia from Bellini’s penultimate opera Beatrice di Tenda and what a great way to end this CD. The opening Recitativo is highly dramatic and literally melts into the famous aria “Ah non pensar” from the introduction to Act I. The allegro passages are played with great skill, clarity and energy but it is in the arias that Sciascia really stands out – especially the closing aria of the opera, “Angiol di pace all’anima” Sciascia’s ability to really convey a vast palette of expressive colors highlights his talent as one of the most passionate performers on the instrument today.

The liner notes for the disc simply quote a wonderfully poetic and colorful 1924 essay on Bottesini from an Italian newspaper, which really must be read. Sciascia is a great interpreter of the great man. This CD is highly recommended! - Review by Robert Nairn


Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 11.02.2007 alle 12:14:18


10.02.2007 alle 17:25:09:
The liner notes for the disc simply quote a wonderfully poetic and colorful 1924 essay on Bottesini from an Italian newspaper, which really must be read. Sciascia is a great interpreter of the great man. This CD is highly recommended! - Review by Robert Nairn


Beh, niente male! Assolutamente il contrario di tutto quello che ha scritto il "magnifico rettore" Robin Stowel che, Stefano, secondo me avrà ascoltato il Cd di qualche altro interprete ... sai nelle redazioni giornalistiche può succedere !!! Stowel ha detto delle cavolate sulla tua interpretazione tecnico-esecutiva di Bottesini nel tuo "Adagio Melanconico e Appassionato"( Cd che, a mio giudizio, non dovrebbe mancare nella discoteca di qualsiasi contrabbassista ... lo dico per fare un pò di pubblicità, ma dopo averlo ascoltato state attenti a tirarmelo dietro, fareste un grosso errore) che, sicuramente, qualcuno doveva intervenire e riprendere il "buon" Stowel che questa volta ha fatto proprio cilecca nei confronti dello Stefano nazionale.

Stefano, devi darmi però atto che sono stato io il primo a dire che le tue interpretazioni di Bottesini erano le più consone alla realtà sotto un profilo filologico, sia sotto il profilo della scelta dei tempi che di fraseggi poco graditi dalla "crema" contrabbassistica italiana odierna, poichè si è scelta un' altra via! Naturalmente, quando ho detto questo, le mie orecchie hanno cominciato a fischiare per mesi e mesi: era come se percepissi una mole notevole di frasi triviali nei miei confronti, atteggiamento a cui ormai mi sono abituato. E' strano che tu sia amato più all' estero che in Italia !!!
E per fortuna che almeno una volta ci ho azzeccato, anche perchè quell' articolo citato da Nairn, di un critico musicale che parlava di Bottesini attorno al 1924, l' ho letto da qualche parte e mi impressionò parecchio. A ritrovarlo ... vabbèèè!

Non credo che tu e Robert Nair siate stati insieme a cena, magari pagata da te, e che lui ti abbia assicurato una recensione "higly recommended" del tuo Adagio Melanconico e Appassionato. Forse non lo conosci neanche. Ma, a mio avviso, ha detto delle cose sacrosante, facendo un' analisi attenta e competentissima. E' vero, Stefano, c'è un bicordo che poteva venire meglio ed una prima corda a vuoto che forse potevi tirare con meno enfasi (questo è "minimalismo" allo stato puro). Ma per il resto, scelta dei tempi (che a volte alcuni ritengono totalmente sbagliata perchè tu rallenti troppo certi cantabili o passaggi tecnici ... ed ai quali io rispondo che certamente Bottesini faceva anche di peggio, nel senso buono del termine; e sotto questo profilo c'è la documentazione scritta che ci fornisce un valido aiuto sotto il profilo filologico), qualità del vibrato su cui nessuno può dire assolutamente nulla poichè sembra lo stesso del magico Thomas Martin (non solo qualità del vibrato, ma anche il sapiente uso dello stesso ... cosa non facile), "sautillè" di grande effetto (e che non pensavo che riuscissi a realizzare con tale agilità e precisione vista la tua presa dell' arco), lirismo ed espressività incontenibile, io credo che Robert Nair abbia detto le cose esattamente come stanno nei fatti, ne più ne meno. Poi ognuno fa le proprie scelte e segue gli interpreti che più si confanno al proprio modo di percepire la Musica. Ma che uno Stowel abbia dato delle indicazioni palesemente fuorvianti nella sua recensione, sempre in uno spirito di democrazia e libertà d' espressione, ma che lasciavano molto perplessi circa la bontà delle stesse, adesso finalmente è stata fatta giustizia. E questo Stowel dovrebbe stare anche attento a cercare delle "flaws" nel primo Cd di Bocini, senza averne esaltato l' alto valore interpretativo.
Sai Stefano, comincio a pensare che qualcosa non vada in Double Bassist, tanto che non avevo rinnovato l' abbonamento, ma dopo un pò mi son' visto arrivare l' ultimo numero con la gigantografia di di un Gasparo da Salò del 1550, almeno così dicono.

Un saluto

Vito Liuzzi

p.s.: prima di diventare giornalista pubblicista, ho dovuto collaborare con un giornale locale ed ho vissuto in prima persona l' ambiente di una redazione giornalistica, a prescindere dai temi trattati. Non siamo messi poi così bene ... e così capita un pò in tutto il mondo!


Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 17.02.2007 alle 10:18:00

VARIE: Giovanni Bottesini on the web (1821/1889)

http://gbottesini.com/

http://bottesini.com/letters

http://en.wikipedia.org/wiki/Bottesini

Credo che per gli appassionati e studiosi di contrabbasso classico questi due Link di sopra siano già stati consultati.
Ma, eventualmente ve li ripropongo, perchè forse contengono il meglio su Bottesini a livello di web, naturalmente in maniera sintetizzata.

Il primo link ha più carattere generico, ma offre ottimi spunti sulla vita del cremasco, lavori, lettere, incisioni e così via.

Nel secondo Link, così come indicato, forse la parte più importante è proprio quella relativa alle "Lettere" di Bottesini, cosa che per i musicologi possono costituire una mole immensa di materiale per comprendere meglio la personalità del Maestro.

Su cartaceo dovremmo avere già tutte queste informazioni, e forse anche molte di più. Ma spesso il web ci riserva anche altre sorprese, come l' ottima "recensione" sul Requiem di Bottesini fatta su xbass.org, dove si analizza un' opera del Maestro che non è mai stata considerata per il suo vero valore artistico.

Considerazione: del resto anche oggi, e parlo pure del secolo passato, ogni composizione del Bottesini sia per contrabbasso o per altre formazioni strumentali o per teatro, non è mai stata considerata dalla maggior parte della critica a livello internazionale come "composizione" degna di alta considerazione musicale. Insomma, sarà pur vero che Bottesini era più un genio con l' archetto che col pennino da tavolo, ma sembra che questa "alta considerazione" dei suoi lavori extra-contrabbassistici provenga solo da noi addetti allo strumento. Mentre occorrerebbe soffermarsi maggiormente anche sugli altri lavori del Maestro che forse valgono molto di più di alcune sue composizioni per contrabbasso. Oggettivamente, molta sua musica per contrabbasso, a parte le indiscutibili difficoltà tecniche ancora oggi validissime ed attualissime, non possono considerarsi dei capolavori nel senso pieno del termine. Sono convinto però che, scovando fra gli altri suoi lavori, qualcosa di buono vi sia veramente, a parte "Ero e Leandro" o l' "Alì Babà". Naturalmente il fatto di essere un virtuoso del "contrabbasso", non è che lo facesse assurgere a livelli di considerazione e di stima elevatissimi (specie in tematiche extra-contrabbassistiche). Un fatto è certo. Solo Verdi, probabilmente, comprese la sensibilità e preparazione musicale di Bottesini, tanto che, come ben tutti sanno, gli affidò l' esecuzione della prima dell' Aida per l' apertura del Canale di Suez. Forse Verdi non ci voleva andare a dirigere in quei posti? ;-)! Magari qualche studioso ha già fornito una valida risposta a questa domanda: perchè Verdi decise di affidare l' esecuzione della prima dell' Aida in Egitto proprio ad un certo Bottesini? Possibile che non vi fossero direttori migliori?

Se qualcuno ha delle risposte le condivida pure col Forum.

Saluti

Vito Liuzzi

p.s.: ho pensato di scrivere queste quattro frasi messe insieme in fretta e furia, anche perchè molti contrabbassisti giovanissimi leggono il Forum. Spero che in questo modo comincino anche a vedere i grandi contrabbassisti anche sotto altri profili, specie per il nostro "marchio di fabbrica" Giovanni Bottesini :-)!
 

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 23.02.2007 alle 12:46:46

Concerto per contrabasso di Haydn -lost! by Vito Liuzzi

http://www.jdhillmusic.com/music/Konzert.pdf

Sarà o non sarà? Un fatto è certo! Sembra che Haydn abbia scritto qualcosa per contrabbasso, un concerto di cui qui vediamo solo un frammento, insomma quello che ci è rimasto. Può anche essere che sia andato perduto (cosa probabilissima) o che sia reposto in qualche sperduto cassetto da qualche parte. O che qualcuno non lo voglia, per motivi occulti, rendere di comune dominio. Non è che cambia la vita di un contrabbassista. Però dopo 108 sinfonie ed una grandissima dedizione alla musica strumentale (specie nel quartetto era un vero Maestro), è probabile che la sua curiosità si possa essere spinta fino a comporre qualcosa per contrabbasso.
Poi del resto, nell' epoca in cui visse qualche bravo contrabbassista lo si poteva pure trovare !!!

Vito Liuzzi

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 26.02.2007 alle 13:00:50

VARIE (valido un pò per tutti)

http://s176.photobucket.com/albums/w164/ErnieM_2007/

Ma avete visto mai un ponticello del genere?
Sembra il ponte di Brooklyn!
Leggevo sulla 2xbass che chi lo inventò (anni 70/80 credo) aveva una sua teoria scientifica che poteva avere una qualche logica. Sembra che si trovi su Ebay ... magari qualcuno lo vorrà far montare sul proprio strumento. Io ci ironizzo sù ... ma le cose che si scoprono sono veramente tante.
Pensate! Presentarsi ad un Concorso in Orchestra con un ponticello così.
I vantaggi ci sono! Puoi regolarne l' altezza, non teme i cambiamenti di umidità e temperatura, infine lo incolli una volta con l' Attack e non lo cambi più.
Curioso. Chissà su Ebay se c'è una descrizione "scientifica".

VL

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 04.03.2007 alle 13:53:25

http://www.anne-sophie-mutter.de/me_fk_patkolo.php

ROMAN PATKOLO' (by Vito Liuzzi).

Occhio a questo "ragazzino" del 1982. Carriera e successo già assicurati sin da adesso. Certo che cominciare lo studio del contrabbasso a 13 anni ed essere seguito da un certo Klaus Trumpf non è una cosa così comune. Suonare con Vengerov è ancora meno comune per un contrabbassista. Ma adesso anche la Mutter sembra averci posato su gli occhi ... non travisate le mie parole !!! Morale della favola? Se geneticamente si nasce con certe caratteristiche e doti musicali, alla fine vengono fuori. Secondo me è un bene per il mondo contrabbassistico, visto che questo sconosciuto strumento si va ad affiancare a nomi eccelsi del violinismo internazionale.
Non credo sia una trovata pubblicitaria! Patkolò suona ad altissimi livelli e non può che migliorare.

Saluti

Vito

p.s.: (OT) lo dico per i più giovani contrabbassisti. Non dimenticate il grandissimo OVIDIU BADILA (prematuramente scomparso). A detta del maestro Emilio Benzi, era in grado di eseguire a memoria tutto il repertorio di Bottesini ed altro in un "sol'" boccone. Secondo me i suoi Cd rimarranno alla storia.



Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da proudhon_bakunin in data 05.03.2007 alle 08:57:31

Confermo l'episodio sul M° Badila; ho sentito personalmente l'episodio da una fonte diretta diversa dal m° Benzi.

Ciao
Daniele

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 06.03.2007 alle 16:25:04

VARIE

JU FANG LIU by Vito Liuzzi



E poi dicono che il contrabbasso non sia uno strumento per "ragazze".
Strano, perchè a vedere Ju Fang Liu, primo contrabbasso nell' orchestra sinfonica statunitense di Indianapolis (cosa non da poco) le cose sembrerebbero stare in un altro modo.
Del resto ricordo che quando partecipai al Bottesini il numero di ragazze iscritte erano moltissime e suonavano veramente bene.
Grande impegno e dedizione. Del resto anch'io ho avuto tre ragazze come mie allieve di cui una è arrivata al Diploma, nonostante al sesto anno veniva a fare lezione con un bel pancione poichè era incinta. Esperienza incredibile ... specie per il nascituro che forse veniva "cullato" dalle ampie frequenze del mastodonte.
Sarebbe interessante fare un sondaggio fra Conservatori ed IMP per capire la percentuale del numero di ragazze iscritte alla classe di contrabbasso. Purtroppo penso che non siano moltissime, ma potrei sbagliarmi.
Quando facevo lezione di perfezionamento per un gruppo di Koreani, c'erano due ragazzi e tre ragazze. E, OT, mi dicevano che se lì riuscivano ad entrare e "laurearsi" all' Università della Musica, era un grande onore per la famiglia e ti consideravano come un medico od un ingegnere. Altra mentalità!

Simpaticamente

Vito

p.s.: non vi preoccupate! La "Liu" non è mia parente, e neanche il bravissimo primo contrabbasso della Fenice maestro Matteo Liuzzi ... e neanche l' ottimo pilota di Formula Uno Vitantonio Liuzzi (è simpatico che trovano il mio sitarello quando cercano "vito liuzzi" !!). Ohhh... qua l' unico "LIU" scarso sono io. Mah, forse dovevo nascere in Malesia!


Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 10.03.2007 alle 13:04:50

VARIE

DAVID GROSSMAN by Vito Liuzzi

http://davidjgrossman.com

Membro della New York Philharmonic e di altre formazioni orchestrali (anche Jazz ...), nonchè docente di Contrabbasso alla Manhattan School of Music, cosa può chiedere di più un contrabbassista classico/jazz che ha anche inciso pure due Cd interessantissimi (uno classico ed uno Jazz)? Una bella realtà di un contrabbassista che assolutamente non avevo idea di chi fosse (ma ce ne sono tanti altri e pure molto bravi).
Ancora una volta, ritornando al problema delle trascrizioni, il suo Cd classico, come potete vedere dal sito, è praticamente basato su trascrizioni prese dal violoncello o anche violino. Sembra che per avere successo questa sia la strada da percorrere ... sembra! Poichè secondo me c'è ancora molto da dire sui brani "realmente" scritti per contrabbasso che potrebbero essere ancora meglio interpretati. Il problema è che questo repertorio, ad oggi, non è così scarso come si può pensare, ma presenta molti brani (dei pochi che già ci sono) che effettivamente non sono proprio sfrutto di qualche genio ;-)!

Saluti

Vito Liuzzi

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 14.03.2007 alle 11:05:14

Edicson Ruiz plays Lars-Erik Larsson, by Vito Liuzzi

Questo "ragazzo" suona veramente bene, in generale.
Non ho un link particolare da potervi fornire, ma se volete vedere questo splendido video vi dovete connettere al sito di Jason Heath.

Quindi:

http://jasonheath.blogspot.com/search/label/bass%20videos

E selezionare : "Edicson Ruiz - Berlin Philharmonic Bassist video" (vi consiglio di scaricarlo in alta qualità per apprezzare al meglio le qualità solistiche di questo grandissimo giovane talento ... insieme a Roman Patkolò!! ... e chissà quanti altri).

Sempre dallo stesso Link, scendendo più in basso trovate altri video bellissimi fra cui quelli di FURTOK e Bassist Roman Patkoló plays Zigeunerweisen. Quest' ultimo è forse il filmato che non dovete assolutamente perdere perchè suona Sarasate con una tecnica brillantissima ma anche estremamente logica e ben studiata.

Insomma i nomi più di modo oggi sembrano essere:

ROMAN PATKOLO'
EDICSON RUIZ
BOGUSLAW FURTOK (in ordine puramente casuale).

Saranno questi i futuri Karr, Rabbath ... del III millennio.

Forse non avranno mai quell' eleganza stilistica di un Petracchi, tanto per fare un nome di casa nostra, ma il livello virtuosistico sul contrabbasso, sotto tutti i punti di vista si è paurosamente elevato. Che sia da sprono a tutti gli amanti e/o studenti.

Vito Liuzzi

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da Amin in data 14.03.2007 alle 14:14:50

Edicson Ruiz e' assolutamente sensazionale.
E' del 1985... scioccante.
E' stato finalista al Bottesini quando vinse il Maestro Siragusa... aveva tipo 14 anni...

Occhio ai sudamericani... suonano da paura e vengono su come razzi.. hanno un modo molto istintivo e naturale e molti anche un gran talento musicale...(anche gli spagnoli..!)
Quelli che riescono a mettere la testa a posto poi fanno tombola.. non tutti si "raddrizzano" al rigore e alla disciplina, ma chi si inquadra poi fa il botto.
Ne conosco qualcuno e quelli che conosco sono davvero favolosi strumentisti. Giovanissimi tra l'altro....

Quanta invidia.....!

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 14.03.2007 alle 16:47:21


14.03.2007 alle 14:14:50:
Edicson Ruiz e' assolutamente sensazionale.
E' del 1985... scioccante.
E' stato finalista al Bottesini quando vinse il Maestro Siragusa... aveva tipo 14 anni...

Occhio ai sudamericani... suonano da paura e vengono su come razzi.. hanno un modo molto istintivo e naturale e molti anche un gran talento musicale...(anche gli spagnoli..!)
Quelli che riescono a mettere la testa a posto poi fanno tombola.. non tutti si "raddrizzano" al rigore e alla disciplina, ma chi si inquadra poi fa il botto.
Ne conosco qualcuno e quelli che conosco sono davvero favolosi strumentisti. Giovanissimi tra l'altro....

Quanta invidia.....!


Ma sai caro Amin, l' invidia non è un sentimento positivo, sono certo che tu lo abbia detto con un' altra consapevolezza.
Ormai il mondo è abbastanza globalizzato e fortunatamente per il contrabbasso ci sono giovani contrabbassisti che ascoltano o possono vedere i Grandi in azione. Cosa che magari quarant' anni fa era impossibile. Ecco perchè è più facile che emergano talenti come Ruiz e magari tanti altri. Del resto le sorti del nostro strumento sono affidate alla loro genialità "cromosonica", cosa che non tutti logicamente possono possedere. Poi concorrono altri fattori, molti dei quali sono legati anche alle possibilità finanziarie di poter studiare in Scuole serie e con maestri preparati. Ma chi merita ... merita. E dovrebbe essere incentivato  dallo Stato, anche con sovvenzionamenti o altre facilitazioni affinchè gli studi vengano portati avanti in una certa direzione. Da noi purtroppo questo non accade, e vale un pò per tutti gli strumenti. Tenendo sempe conto che non tutti possono essere dei Ruiz. Certo è che i nostri giovani ragazzi devono avere la consapevolezza che il livello internazionale è molto alto. Frequentare un Conservatorio o IMP come "dopo scuola" non ha senso, anzi è una perdita di tempo. Se poi non ci sono strutture ricettive, questo è un problema che riguarda anche il mondo dell' Università e della Ricerca.
Purtroppo la Musica non è mai stata, ormai da tempo, fra le priorità su cui investire. Questo rischia di lasciarci molto indietro ... se già non lo siamo. Ma è sempre meglio confidare nella Speranza religiosamente o laicamente intesa.

Ciao.

Vito

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da Amin in data 16.03.2007 alle 14:14:04

condivido le preoccupazioni e le riflessioni che sono emerse..

Valorizzare chi fa bene la propria attivita' e' un modo per far crescere socialmente e culturalmente un Paese.

Al nord europa sembrano averlo capito da un pezzo.
Dei bravi medici che possono lavorare fanno il bene della popolazione, dei bravi ingegneri che possono lavorare miglioreranno la vita della gente, dei bravi artisti che possono lavorare fanno del bene alla societa', dei bravi operai specializzati costruiranno cose che funzionano.. e cosi' via..e cosi', si alza il livello culturale e civile della societa'.

il punto principale e' che c'e' attenzione per chi fa bene e professionalmente una cosa a prescindere dal resto e  i mezzi e le strutture sono messi a disposizione.. e' un circolo virtuoso..

OTissimo: ieri ho visto Pekka Kuusisto, giovane violinista finlandese.
E' uno degli artisti che mi ha piu impressionato in assoluto nella mia vita.. un talento inimmaginabile. un approccio alla musica fresco, spontaneo, vivo e gioioso. Quasi strano per un finlandese che viene dai ghiacci!! (quanto sono cattivo).
Ha suonato il concerto di Sibelius.. e tre bis (Bach).
E' venuto giu il teatro. Neanche per la Mullova, la Gutman, Kremer o Quarta e'esploso tanto entusiasmo.
Suona un violino Giovanni Battista Guadagnini del 1752, gentilmente offerto dalla Finnish Cultural Foundation.
Questo tanto per rimarcare la faccenda..

ps- si, non intendevo "invidia" come quel sentimento maligno e meschino, ma come "vorrei poter suonare anch' io come lui e avere il talento che ha lui!!"
saluti

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 16.03.2007 alle 16:15:55


16.03.2007 alle 14:14:04:
ps- si, non intendevo "invidia" come quel sentimento maligno e meschino, ma come "vorrei poter suonare anch' io come lui e avere il talento che ha lui!!"
saluti


Quando il talento è "puro" o come lo definisco io "genetico" non c'è nulla da fare: è un dono della Natura (Deus sive Natura).
L' importante è che una Società faccia in modo che queste ricchezze artistiche non vengano lasciate a se stesse.
Poi c'è la categoria dei musicisti o strumentisti in generale che hanno lavorato bene e che in un certo modo si sono costruiti bene sotto tutti i punti di vista. Il loro valore non è da meno dei primi, anzi io li apprezzo maggiormente poichè hanno dovuto lavorare più duramente rispetto ad altri a cui tutto viene facile per dono ricevuto.
Poi ci sono gli "sparlatori" che non accettano il proprio livello e che non si sono dati mai da fare realmente per tentare almeno di alzarlo, lavorando e facendo sacrifici. Sono i più pericolosi !!!

Ciao, Amin

Vito

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da savist in data 21.03.2007 alle 11:07:19

Chi di voi mi sa dire dove posso trovare un disco con l' incisione del concerto di Henze?

Grazie!

Ciao a Tutti!!!

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 21.03.2007 alle 16:48:04


21.03.2007 alle 11:07:19:
Chi di voi mi sa dire dove posso trovare un disco con l' incisione del concerto di Henze?

Grazie!

Ciao a Tutti!!!


Personalmente non credo di poterti aiutare.
Avrai forse sentito il Petracchi nella sua intervista su xbass.org che, parlando di questo concerto di Henze effettivamente commissionato da Gary Karr, asserisca come un vero contrabbassista si possa definire tale solo se è in grado di suonare detto concerto.
Non credo che il Petracchi lo abbia inciso, ma mi posso sbagliare. Forse qualcuno più fortunato potrebbe avere un suo video o registrazione fatta dal vivo. Non lo so.

Tuttavia, e forse dalle tue ricerche lo avrai trovato anche tu, c'è questo cd (o più, non l' ho ben compreso) chiamato "Henze collection" dove risulta che Gary Karr abbia inciso con la English Chamber Orchestra questo concerto. Ma sembra non disponibile ... sembra, poi magari qualcuno lo trova. Non sono un collezionista di cd per contrabbasso classico!

Andando a vedere nella produzione AMATI di Gary Karr, uno pensa di trovarlo. Ma mi pare che non ci sia ... potresti controllare meglio tu. Perchè, effettivamente, conoscendo Gary Karr sicuramente lo avrà inciso, come risulta dalle fonti.

Il problema è capire dove sia effettivamente reperibile, o se altri solisti lo abbiano registrato.

Spero che qualche esperto ti possa materialmente aiutare.

A presto

Vito

p.s.: se trovi qualcosa magari tienici al corrente. La cosa m' incuriosisce !!!





Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 21.03.2007 alle 21:13:01


21.03.2007 alle 11:07:19:
Chi di voi mi sa dire dove posso trovare un disco con l' incisione del concerto di Henze?

Grazie!

Ciao a Tutti!!!


Allora, Savist, ho avuto il piacere di sentire via mail Gary Karr tutto in un giorno, incredibile. Non so se altri abbiano inciso il concerto di Henze. Lui lo ha fatto, ed era naturale come ti avevo detto che lo incidesse. Senti però che storia.
Mi ha detto che sul suo sito personale il Concerto di Henze non si trova perchè la Deutche Grammophone non glielo ha permesso. Il Maestro mi dice che lui molti anni fa chiese alla DDG di realizzare un Cd di questo Concerto e quasi sicuramente sarà stato realizzato perchè Karr chiese una copia del CD per sè. Ma cosa strana e incredibile è che la Deutche gli disse praticamente di andarlo ad ordinare dal negozio di dischi a lui più vicino. Parole del Maestro. Lo stesso Karr fece presente alla Deutche di voler divulgare questo Cd tramite il suo sito, ma questi gli risposero che la sua compagnia, cioè la AMati Production, era troppo piccola ed insignificante. E stiamo parlando di Gary Karr. La cosa lo fece così arrabbiare che decise addirittura di non menzionare l' esistenza di questo credo Cd sul suo sito (e del fatto che avesse inciso il concerto di Henze).
Insomma, un LP con questo Concerto esiste ma bisogna vedere se è disponibile ancora. Sicuramente anche il Cd ... ma lo hanno ancora in catalogo? Lo hanno mai avuto, mi chiedo io?
Perchè non mandarlo a chi lo ha inciso? E' una storia strana!
Lui mi ha detto che ritiene che la DDG dovrebbe avere qualcosa.
Io non ho trovato niente. Prova tu? Magari sei più bravo di me in queste ricerche. Su Amazon.com c'è questa "Henze Collection" con l' incisione del Concerto di Henze fatta da Gary Karr.
Ripeto, non so se altri lo abbiano inciso. Ma chi possiede l' incisione di Karr se la tenga ben stretta.
Strana storia!

Magari poi va a finire che è ancora nel catalogo della Deutche. Mah..!!!

Ciao

VitC

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da savist in data 22.03.2007 alle 10:05:53

Grazie Mille Vito per esserti interessato!!!

Al momento anch' io ho trovato solo l' incisione di karr sul sito della amazon.de. Ma a quanto pare non è disponibile.

La mia ricerca comunque va avanti!
Se riesco a trovare qualcosa di interessante ti(vi) farò sapere....

Ancora grazie!!

Ciao

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 22.03.2007 alle 10:26:29


22.03.2007 alle 10:05:53:
Grazie Mille Vito per esserti interessato!!!

Al momento anch' io ho trovato solo l' incisione di karr sul sito della amazon.de. Ma a quanto pare non è disponibile.

La mia ricerca comunque va avanti!
Se riesco a trovare qualcosa di interessante ti(vi) farò sapere....

Ancora grazie!!

Ciao


Il Maestro Karr mi ha fatto capire che forse mi inviava l' LP del suo Concerto di Henze. Di solito quando promette qualcosa, mantiene la parola. Se lo dovessi ricevere ti faccio sapere.
Non l' ho mai studiato (non so se avrò le forze per farlo!!!) ma dopo questa storia un pò incredibile, sono proprio curioso.

Mi chiedevo! Sembra che sia fuori catalogo per la Deutche Grammophon perchè Savist, se provi anche tu, vedrai che il nome di Gary Karr appare. Ma nell' ulteriore ricerca ti dice che non risulta alcun oggetto. Potrebbe essere utile cercare su Ebay? Chissà!

Ciao

Vito Liuzzi

p.s.: una riflessione! Ad ogni modo solo GARY KARR poteva incidere per la Deutche Grammophon (poi bisogna vedere come sono andate le cose). E questa cosa fu all' epoca, secondo me, la consacrazione di uno dei più grandi (forse il più grande) contrabbassisti classici del mondo.  
Sai, Savist, la curiosità diventa ancora più morbosa se penso che solitamente le incisioni della Deutche sono fra le migliori al mondo da un punto di vista tecnico-sonoro.
Ma sono certo che qualche contrabbassista italiano sia in possesso di questa incisione che adesso possiamo veramente considerare un reperto storico!!!

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da savist in data 22.03.2007 alle 10:38:52

http://www.hottracks.co.kr/Hottracks?app=ttop.shop.user.music.ProdDetailGApp&c=1&nr=2235690

Credo di averlo trovato su questo sito!
Non riesco a leggere le informazioni, ma con un pò di intuito, sono,credo, riuscito a scovarlo!

Anche se è scritto tutto in coreano(si credo sia questa la lingua) ed è anche in offerta a quanto pare!

Per ordinarlo ora non so che fare.....

Ciao!!!


 

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 22.03.2007 alle 10:52:38


21.03.2007 alle 11:07:19:
Chi di voi mi sa dire dove posso trovare un disco con l' incisione del concerto di Henze?

Grazie!

Ciao a Tutti!!!


Gary Karr, Concerto di Henze by Vito Liuzzi

http://cgi.ebay.it/Hans-Werner-Henze-4-Rare-DGG-LPs-Cello-Violin-Music_W0QQitemZ180079943890QQcategoryZ306QQrdZ1QQssPageNameZWD1VQQcmdZViewItem

Savist,
su Ebay sono riuscito a trovarlo.
Come vedi si tratta di 4 LP a 90 Euro. Chi vende è un giapponese. Se proprio ti interessa ... sbrigati :-)!



Certo vedere il nome dell' immenso Gary Karr in questa fotografia, a prescindere dai gusti personali, fa un certo effetto.
Magari i jazzisti non potranno capire perchè i loro grandi interpreti hanno inciso ed incidono ancora oggi per grosse etichette specializzate.

Ma per un contrabbassista classico è, ancora oggi, praticamente impossibile incidere per una etichetta storica come la Deutche Grammophon. Forse solo Edgar Meyer ha l' appoggio della Sony, anche se per lui c'è da fare un discorso particolare e differente.

Ma Gary Karr è GARY KARR! E poi dicono che sparo sentenze :-)! Ma ditemi voi chi ha fatto di meglio fra i contrabbassisti classici per ottenere un tale onore, purtroppo "disonorato" perchè se mai è stato registrato un Cd (penso di si!) è andato tutto fuori catalogo.

Grazie Savist per avermi fatto scoprire indirettamente questa particolarità di un Karr che ha addirittura inciso per la DEUTCHE GRAMMOPHON. Forse perchè credevano che il suo contrabbasso fosse un autentico AMATI ;-)!

Ciao

VL






Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da savist in data 22.03.2007 alle 11:18:47

Purtroppo al momento 90 € non li ho.
Il mio portafoglio al momento è solo pieno di Ragnatele.
Spero solo di ritrovarlo quando potrò permettermelo, o  che qualcuno del Forum approfitti...

Comunque grazie!!!
Ciao

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 22.03.2007 alle 13:21:05


22.03.2007 alle 11:18:47:
Purtroppo al momento 90 € non li ho.
Il mio portafoglio al momento è solo pieno di Ragnatele.
Spero solo di ritrovarlo quando potrò permettermelo, o  che qualcuno del Forum approfitti...

Comunque grazie!!!
Ciao


Grazie a te Savist.
Ti ringrazio perchè è stato merito tuo se sono andato a dissotterrare questo Concerto di Henze che comprai anni fa e dopo un primo sguardo capii che non era il caso di metterci il mio nasone dentro. Dovrei prima imparare a solfeggiarlo, poi capire dove stanno le note, quindi diteggiarlo, poi magari dare una certa forma d' interpretazione ... una sfida che lascio volentieri alle menti più giovani ed attive e capaci. E' molto probabile, o certo, che non rientra "fra le mie corde", vista una certa incapacità genetica per un determinato repertorio! Certo che non mi dispiacerebbe capire come funziona col pianoforte. Forse il mio Maestro, che è una biblioteca vivente su tutto quello che riguarda il contrabbasso, ed un altro validissimo ricercatore e notevole esecutore che è il maestro Presicci (Docente a Lecce), potrebbero avere qualcosa!!! Io mi sono fermato a Capuzzi!


"Mia considerazione"
Però, Savist, è interessante notare (scappo che devo andare dai miei quattro "gatti" di allievi ... detto in modo affettuoso) come i concerti che definiamo "contemporanei" scritti per il Petracchi dai vari compositori abbiano una determinata linea costruttiva e mantengono una certa "melodia" pur nella loro atipicità. In questo senso Rota e Trovajoli hanno scritto delle strutture armonico-melodiche geniali, ed hanno saputo sfruttare in un certo modo le capacità espressive e tecniche dello strumento. Poi il Petracchi ha inciso anche Zbinden, sempre con la sua grande eleganza esecutiva e perfezione tecnica. Zbinden è un altro autore che mi piace perchè più facile da solfeggiare!!! Se poi il Petracchi avesse inciso anche Henze, magari avrebbe sbaragliato Karr! Non è che qualcuno per sbaglio ha una registrazione dal vivo del Petracchi!!!
Voglio dire: avere questa capacità a 360° nel campo dell' interpretazione di autori di ogni epoca e con differenti difficoltà tecniche, oggettivamente, non è da tutti! Ecco perchè concordo con Alveram quando lui diventa molto scettico verso le trascrizioni da altri strumenti. Nel senso che già per fare bene le cose scritte per contrabbasso ci vorrebbero, per musicisti normali, sette vite! Solo che un Cd con sopra scritto i soliti nomi "ignoti" ai più potrebbe non dare molte soddisfazioni ;-)! Il dibattito continua ... ed ogni opinione è la benvenuta!

Cmq. grazie Savist .... poi mi spiegherai perchè proprio il concerto di Henze :-)!

Ciao

Vito

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da savist in data 22.03.2007 alle 15:36:23

Ti rispondo subito.

La mia era (a)solo una curiosità.
Avevo sentito parlare di questo concerto e inoltre dopo l' intervista a Petracchi.....

Comunque per quanto riguarda le trascrizioni da altri strumenti non credo si debba generalizzare troppo la questione. E' vero che magari molto musicisti (contrabbassisti) eseguono pezzi da altri strumenti, secondo il mio parere, solo per aumentare la vendita dei propri album(una romanza di beethoven di sicuro e più conosciuta di un concerto di mortari,  sifonia o proto).
Ma sono anche del tutto convinto che studiare una suite di Bach, eseguita dentro le mura della propria casa per puro divertimento, non può far altro che accrescere il bagaglio culturale di un musicista.
E non vedo perchè rinunciare a tanta bella musica...

E il miglior modo, credo, per formare la propria cultura musicale non è ascoltare, ma Eseguire.

Ciao a tutti



Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 23.03.2007 alle 11:53:29


22.03.2007 alle 15:36:23:
E il miglior modo, credo, per formare la propria cultura musicale non è ascoltare, ma Eseguire.

Ciao a tutti


Parole Sante! Complimenti!
Se però si unissero le due cose, Ascolto-Esecuzione (specie per confrontare e studiare differenti stili ... tanto poi alla fine ogni Musicista serio finisce per suonare la Sua musica, la Sua interpretazione) non sarebbe mele da un punto di vista didattico.

Ciao


Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da savist in data 23.03.2007 alle 12:11:14


23.03.2007 alle 11:53:29:
non sarebbe mele da un punto di vista didattico.


Non sarebbe Mele, ma neanche Pere....

A parte gli scherzi, condivido in pieno quello che hai detto( in particolare sulle mele)

Ciao a presto.....


Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 23.03.2007 alle 12:11:29


22.03.2007 alle 10:38:52:
http://www.hottracks.co.kr/Hottracks?app=ttop.shop.user.music.ProdDetailGApp&c=1&nr=2235690

Credo di averlo trovato su questo sito!
Non riesco a leggere le informazioni, ma con un pò di intuito, sono,credo, riuscito a scovarlo!

Anche se è scritto tutto in coreano(si credo sia questa la lingua) ed è anche in offerta a quanto pare!

Per ordinarlo ora non so che fare.....

Ciao!!!


Non avevo letto queto tuo Post, Savist!
Non sono certo che sia la stessa cosa! E' un dubbio mio ... probabilmente su questo CD potrebbero aver cambiato il contenuto, ma sembra che il Concerto di Henze ci dovrebbe essere. Non conosco nè il tedesco benchemeno il Koreano.
Non so come aiutarti.

Ciao

V

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 23.03.2007 alle 12:13:12


23.03.2007 alle 12:11:14:
Non sarebbe Mele, ma neanche Pere....

A parte gli scherzi, condivido in pieno quello che hai detto( in particolare sulle mele)

Ciao a presto.....

OT
Devi capire che sono Pugliese, e "mele" nel dialetto di Lino Banfi sta per "male" :-)! :-)!

Vito

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da savist in data 28.03.2007 alle 10:43:44

CONCERTO NO.3 AMAJ KB PFT.RED • FUR PFT.RED
SCHOTT MUSIK - DOB84

Qualcuno ha mai sentito parlare di questo concerto?

E c'è Qualche registrazione?

Ho trovato questo spartito sul sito di musigramma.com

E' un errore o sono io l' ignorante che non conosco il
"GRANDE CONCERTO NO.3 IL LA MAGGIORE DI BOTTESINI"?

ciao a tutti

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 28.03.2007 alle 12:38:36


28.03.2007 alle 10:43:44:
CONCERTO NO.3 AMAJ KB PFT.RED • FUR PFT.RED
SCHOTT MUSIK - DOB84

Qualcuno ha mai sentito parlare di questo concerto?

E c'è Qualche registrazione?

Ho trovato questo spartito sul sito di musigramma.com

E' un errore o sono io l' ignorante che non conosco il
"GRANDE CONCERTO NO.3 IL LA MAGGIORE DI BOTTESINI"?

ciao a tutti


Fra le mille cose che non so questa è una di quelle!
Bisognerebbe chiedere agli esperti sulle composizioni scritte da Bottesini. Oppure, Savist, compralo questo Concerto n. 3 il LaM per KB e pf. e poi vediamo a cosa corrisponde realmente!!! Mah... Il problema è che molte volte si danno nomi a brani che poi non corrispondono a quelli catalogati.
C'è per esempio un "Concerto di Bravura" catalogato per cb. e pf. e poi vai a vedere sui vari cd compreso quello di Thomas Martin, se ben ricordo, e trovi: "Concerto di bravura: Passione Amorosa". In La M, fra l' altro ma scritto per due contrabbassi.
E che non è ovviamente il Capriccio di Bravura, altra cosa.
I concerti che ho studiato io sono: il si- (e il concertino in Do-); il Fa#- che mi pare esista anche in sol- e poi non ne ricordo più.
Questo concerto n.3 in LaM l' avrò perso per strada.

Che qualcuno ci faccia sapere !!!

Vl

p.s.:(OT) magari si sono sbagliati e volevano indicare il vero concerto scritto da Dragonetti il LaM su cui ci ha messo le mani Malaric nella revisione (penso che la versione del maestro Stefano, quella incisa da lui, sia la più vicina all' originale perchè presa dal British Museum).  

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 28.03.2007 alle 13:00:18

http://www.di-arezzo.it/detail_notice.php?no_article=DOBLI09622

Anche qui parla di un Concerto n.3 il La M ma fra parentesi c'è scritto "Concerto di bravura" che tutti quelli che lo hanno inciso lo chiamano "Passione Amorose". Il problema è che viene riportato per cb. e pf. (magari sono due i contrabbassi!!!).
Il revisore è Malaric. Non è che mi fidi molto di lui. Perchè ogni tanto nelle sue revisioni di Bottesini, delle composizioni più famose, fa suonare anche la quarta corda. Ma Bottesini non ne utilizzava tre? Boh...!!!

Savist, sono certo che avremo una risposta! Almeno ci spero!!!

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 31.03.2007 alle 13:12:55

Carmine Laino

http://www.youtube.com/watch?v=wmFb_pb2Rq4

A suo tempo parlai di una recensione di Double Bassist su un Cd di Carmine Laino. Per caso ho trovato questo video che lo riguarda dove esegue la Gavotta di Lorenziti con una sorta di improvvisazioni.
Ma penso che ci siano altri video che lo riguardano.

Vito

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 31.03.2007 alle 18:27:01

Julien Mathias

http://www.youtube.com/watch?v=cPOp0ABMQ1g&mode=related&search=

http://www.youtube.com/watch?v=7ONqP4KzntY&mode=related&search=

Visto che ormai youtube è diventato un contenitore dove è possibile confrontarsi acusticamente e "visivamente" anche per noi contrabbassisti classici, vorrei proporre al vaglio dei vostri eventuali commenti questo contrabbassista francese per me molto bravo: Julien Mathias. E largo ai giovani ...

Vito Liuzzi

http://julienmathias.ifrance.com/  (sito web)

p.s.: quando il talento non ha confini! E' bello notare come Julien Mathias sia un bassista elettrico rock fondatore di un gruppo che sembra riscuotere un certo successo e contrabbassista classico (mi pare che insegni pure ... aiutatemi nel francese). Mille idee e tanti impegni. Non male!

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 02.04.2007 alle 13:57:59

http://jasonheath.blogspot.com/search/label/videos

Questo blog di Jason Heath sta avendo un successo incredibile.
Chi mi spiega cosa diavolo è un blog !!!

Ci sono vari video di giovanissimi (e meno giovani) specie nel classico da mozzafiato. Due su tutti! E' facili da individuare anche perchè ne abbiamo già parlato.

Certo che youtube ti porta in tavola talenti che non vorresti mai incontrare in uno "scontro frontale" ... nel senso buono del termine, ovviamente!!!

VL

p.s.: forse ho già riportato questo link, ma adesso mi sembra più ricco di brani. C'è anche un buon Dragonetti/Nanny, chiamiamolo così, con Orchestra.

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 02.04.2007 alle 16:17:31

VARIE

http://www.oase.udk-berlin.de/~mwolf/photos/anatomie/index.html

"Ogni postura è un' impostura". Parole di Davide Botto che ha scritto un interessantissimo articolo su xbass.org che parte dalla fase dell' "Apprendimento in generale".

Curiosando, ho trovato questa pagina sul sito di Michael Wolf dove non mi sembra proprio che "ogni postura sia un' impostura" o magari lo è veramente ;-)! Certo a vedere certe foto sembra proprio di si ... in altre pare che "l' impostura" venga meno grazie a movimenti di gruppo che apparentemente fanno pensare a delle danze caraibiche!!!






Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 04.04.2007 alle 19:12:18

http://www.silviodallatorre.com/tracklist.php?language=en&hauptrubrik=cd&subrubrik=live&id=29

FRANK PROTO SONATA 1963

Mi pare che qualcuno cercasse qualcosa su questa sonata di Proto che piace molto ai classici che fanno Jazz proprio perchè prevede un tempo tutto pizzicato. Chissà se Rabbath l' ha incisa!!
Qui è Silvio Della Torre, in un Cd live, a dimostrare, secondo me, la sua immensa conoscenza di tutto quello che riguarda ilcontrabbasso e bassetto, musica antica e musica dei nostri giorni. Per me, rimarchevole.

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Clas
Inviato da vitoliuzzi in data 04.04.2007 alle 20:18:50

http://www.liben.com/Reviews11.html

IL FALSO CONCERTO IN LA di DRAGONETTI

Fra le curiosità, vorrei segnalare questo sito che credo faccia riferimento ad un articolo di Double Bassist, nel quale ancora una volta si ribadisce il fatto che il famoso concerto in LaM di Dragonetti sia stato in realtà scritto da Edouard Nanny, e diciamo passato alle cronache come il Concerto di Dragonetti.
Penso che ormai le cose siano chiare a tutti.
Credo che l' unico ad incidere l' autentico concerto di Domenico Dragonetti, sempre in LAM, con accompagnamento degli archi sia stato Stefano Sciascia. Chissà se maestro Stefano vuol intervenire su questo tema. Io ho una versione curata da Malaric che però differisce da quella incisa da Stefano. Vabbèèè... Malaric è un caso a sè, perchè se nella breve cadenza mi metti un sol in "quarta corda" devo seriamente dubitare sulla fonte della sua edizione. Però ormai mi ci sono abituato e suono questa. Ragazzi, non so voi, ma ci sono dei passaggi tutti sul manico ed a capotasto di grandissima difficoltà tecnica.Per non parlare della parte finale del terzo tempo. Pochissimo l' utilizzo di armonici! E questo mi sembra più il vero Dragonetti.

p.s.: chiedo al Maestro o ai più esperti. Ma esiste qualche altro solista che abbia inciso "questo" concerto del Drago? Mah...  

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da Stefano_Sciascia in data 06.04.2007 alle 19:51:57

Nel 1999 ho registrato Il Concerto di Koussevitzky, il primo tempo del do minore di G.Bottesini ed il Concerto di Dragonetti in La maggiore .

Ho usato l'autografo di Domenico Dragonetti che si trova al British Museum , per le composizioni di Bottesini ho chiesto il microfilm

alla Biblioteca Palatina di Parma .

L'organico di Dragonetti  comprende l'orchestra d'archi e 2 oboi + 2 corni .

Nell'ultimo movimento l'oboe  concertante dialoga con il contrabbasso .

Domenico Dragonetti ha scritto molti concerti per cb e archi piu' una decina per cb e orchestra classica  alla Haydn .

I Valzer di Dragonetti sono in tutto 12 , li chiama appunto 12 brevi valzer .

Poi la musica da camera con quartetti duetti ed altro .

Per tornare al Concerto in La maggiore devo dire che e' bello da suonare e che l'orchestrazione e' ottima .

Al momento ho altri 3 autografi del compositore veneziano 3 concerti per cb e orchestra classica , hanno dei bei momenti di Musica .

E' evidente che Dragonetti ed. Nanny non e' di Dragonetti .

Avendo visto ed ascoltato attraverso un computer tutti i concerti di Dragonetti (British Museum ) lo stile e' simile per tutti e la mano del compositore riconoscibile .

Il Concerto ed. Nanny e' del 900 specialmente nel secondo movimento il lirismo e' tardo romantico .

Rimane comunque, a mio modesto avviso , un concerto piacevole da suonare specialmente per i ragazzi .

Concordo con Vito sull'insegnare repertorio per contrabbasso e non trascrizioni , in 7 o 9 anni e' sufficiente specialmente se si affrontano con serieta' anche i passi orchestrali ed i soli .

Sono favorevole alle trascrizioni per poter entrare in contatto con il mondo di Bach Schubert ..

E' evidente che la trascrizione deve suonare molto bene e non far rimpiangere l'originale , per fare questo prima di decidere un possibile repertorio per una registrazione di una decina di brani lavoro su un centinaio di brani o piu' .

Per Songs of the World ho letto 300 canzoni giapponesi e ne ho registrate 4 .

Leggo sempre con piacere l'opinione di tutti che rispetto in quanto espressione di una sensibilita' musicale .

La Musica e' un atto d'Amore (Carlo Maria Giulini) .

Saluti carissimi

Stefano Sciascia

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 07.04.2007 alle 12:18:08


Stefano_Sciascia 06.04.2007 alle 19:51:57:
Nel 1999 ho registrato Il Concerto di Koussevitzky, il primo tempo del do minore di G.Bottesini ed il Concerto di Dragonetti in La maggiore .

Ho usato l'autografo di Domenico Dragonetti che si trova al British Museum , per le composizioni di Bottesini ho chiesto il microfilm

alla Biblioteca Palatina di Parma .

L'organico di Dragonetti  comprende l'orchestra d'archi e 2 oboi + 2 corni .

Nell'ultimo movimento l'oboe  concertante dialoga con il contrabbasso .

Domenico Dragonetti ha scritto molti concerti per cb e archi piu' una decina per cb e orchestra classica  alla Haydn .

I Valzer di Dragonetti sono in tutto 12 , li chiama appunto 12 brevi valzer .

Poi la musica da camera con quartetti duetti ed altro .

Per tornare al Concerto in La maggiore devo dire che e' bello da suonare e che l'orchestrazione e' ottima .

Al momento ho altri 3 autografi del compositore veneziano 3 concerti per cb e orchestra classica , hanno dei bei momenti di Musica .

E' evidente che Dragonetti ed. Nanny non e' di Dragonetti .

Avendo visto ed ascoltato attraverso un computer tutti i concerti di Dragonetti (British Museum ) lo stile e' simile per tutti e la mano del compositore riconoscibile .

Il Concerto ed. Nanny e' del 900 specialmente nel secondo movimento il lirismo e' tardo romantico .
....
Saluti carissimi
Stefano Sciascia


Quindi Stefano (grazie per il tuo intervento), tu hai visto proprio circa una decina di Concerti di Dragonetti per Contrabbasso ed orchestra. Ci dovrebbe essere anche un bel Solo scritto sempre sul tema del Paisiello, poi ripreso anche da Bottesini che gli mise però l' accompagnamento del pianoforte.
Ma questi concerti sono completi? Sono stati pubblicati da qualcuno? E poi perchè anche Gary Karr, che non è uno sprovveduto, ha inciso la versione di Nanny dicendo che era il Concerto di Dragonetti? E molti altri, credo anche italiani, hanno fatto la stessa cosa. Una cosa è dire: Concerto di Nanny "alla Dragonetti" (che poi ha pochissimo della scrittura del Drago, come si faceva chiamare, lo si nota proprio nel II Tempo e nell' utilizzo ampissimo di armonici, cosa che Dragonetti usava invece con molta parsimonia).

E poi il Concerto di Dragonetti che hai inciso tu in prima mondiale è molto bello è difficile, specie se teniamo in considerazione il fatto che ci sono passi lunghissimi tutti al capotasto in posizioni altissime che sono difficili per tutti (magari meno per te Stefano), figuriamoci per il Drago che tirava a sinistra i suoi cordoni. Ma come faceva? Mah..!!! Eppure le critiche dell' epoca erano entusiaste, tanto che il sig.Dragonetti era uno dei più pagati artisti in Inghilterra (come cambiano i tempi!).

Si nota come non sono uno storico in materia, ma tutti questi concerti di Dragonetti mi erano proprio sfuggiti. Cioè, se sono completi, come affermi Maestro, qualcuno li avrà pubblicati. Io leggo e studio il tuo di concerto, quello da te inciso, ma nella versione riveduta e scorretta di Malaric (lui lo chiama il Concerto n.3), che all' epoca sembra venisse chiamato il "Concertone" e che tributò il pieno successo di Dragonetti in Inghilterra.

Sai, Stefano, come esiste una Sperger Competition, una Bottesini Competition si potrebbe pensare ad una Dragonetti Competition ... . Se ti va, magari mi fai sapere meglio. Grazie in anticipo!

Vito

p.s.: ripeto, credo proprio che dovremmo ripensare ai "Tempi" in epoca Classica o Tardo Romantica almeno per il contrabbasso, come spesso fai tu Stefano e che ritengo filologicamente corretti, se vogliamo fare filologia (altrimenti tutto è lecito, entro certi limiti). Un Finale del terzo tempo del suo Concertone doveva essere eseguito veramente molto più lento di come scritto, anche se sono "biscrome" e sotto nella mia parte c'è scritto "a tempo". Sarebbe da Formula 1 ! Mah...  


Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 07.04.2007 alle 18:08:55

A proposito di altri lavori di Domenico Dragonetti, che dovrebbe aver composto 8 concerti per contrabbasso ed orchestra (molti sono solo pochi tempi completi, mi risulta) ma, ripeto, non quello che conosciamo tutti che è di Edouard Nanny (non capisco perchè anche ai concorsi lo indichino come il concerto di Dragonetti/Nanny ... o è dell' uno o è dell' altro!), segnalo, ma forse non occorre perchè già li conoscete, il bellissimo Cd di UBALDO FIORAVANTI della Dynamic ed intitolato "Dragonetti DoubleBass Concerto Works for double bass", in cui sono presenti uno o due concerti in Sol, qualche Valtzer, un duetto per cb. e cello, un quintetto ed un quartetto (non ricordo tutto ma è facile reperirlo o ascoltare qualche mp3).

Poi c'è un altro Cd della Rivo Alto del contrabbassista Michele Veronese dal titolo "Opere per contrabbasso e pianoforte" dove sono presenti altri piccoli lavori di Dragonetti.

Se qualcuno dovesse conoscere altri lavori sul Drago, ovviamente in Cd o LP, a parte quelli presenti nella collezione di Stefano Sciascia, magari ce lo faccia sapere.

Vito

p.s.: sembra che Dragonetti odiasse a morte l' impugnatura di un Bottesini, che probabilmente mai conobbe, un pò perchè stava prendendo il suo posto nel panorama internazionale, ma soprattutto perchè la presa di Bottesini non permetteva quella cavata di suono e quegli staccatissimi di cui Dragonetti era un vero maestro. Ho letto che durante le sue performance su seggiolino il suo fido cane dal nome mi pare Carlo, se ne stesse mansueto mansueto sotto lo stesso e sonnicchiava. Sarà vero?
Altri sostengono che Beethoven gli abbia scritto qualche parte per pianoforte, per il solo fatto che si conoscevano. Qui ho seri dubbi!

p.p.s.: IL SEGGIOLINO. Mah, sembra che Dragonetti lo abbia sempre usato forse per imitare il noto violoncellista Lindley con cui ha veramente suonato tantissimo, e qui le storielle curiose sono veramente ai limiti dell' incredibile. Un vero precursore dei tempi! Solo che i suoi strumenti erano immensi: come diavolo faceva a suonare a capotasto ed armonici?  

Alcune composizioni come contrabbassista:
Adagio and Rondo in A major, for double bass and orchestra;
Andante and Rondo, for double bass and strings;
Concerto in A major for string bass and orchestra (forse quello inciso dal maestro Sciscia?)
Concerto no. 5 in A major, for double bass and orchestra (forse quello conosciuto come Concerto in Sol ?)
Grande Alegro;
Grande allegro, for double bass and piano;
Menuet and Alegro for double bass and piano;
Opera for double bass and piano;
Sonata for double bass and piano;
Alegretto for double bass and piano;
Famous solo in E minor for double bass and piano;
Adagio and Rondo in C major for double bass and piano;
Concerto in G major (Andante, Alegretto) for double bass and orchestra
Serenata, for piano and string bass
Solo in D major, for double bass and piano
Pezzo Di Concerto

Tanti i  frammenti di sue composizioni, tante le catalogazioni anche differenti fra loro.

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 07.04.2007 alle 18:50:26

Sempre su Dragonetti e Beethoven

Questa è incredibile!
Beethoven e Dragonetti si conobbero e, a quanto dicono le fonti, diventarono buoni amici. Almeno così secondo la Palmer.
Un giorno, durante la permanenza di Dragonetti in Germania, Beethoven essendo venuto a conoscenza del fatto che il suo amico era addirittura in grado di suonare brani per violoncello sul contrabbasso, gli chiese di eseguire una sonata. Beh, quel biscaro d'un Drago non gli suonò tutta la Sonata n.2, op.5 del Beethoven? Quest' ultimo sembra che alla fine dell' ascolto si lanciò in un abbraccio calorosissimo su Dragonetti e contrabbasso compreso, naturalmente incredulo di cotanta perizia musicale e tecnica.

E fu un bene per i contrabbassisti d' orchestra! Perchè forse fu proprio con Beethoven e le sue sinfonie che il contrabbasso cominciò a suonare non solo d' accompagnamento ma anche con un maggiore spiglio "solistico", definiamolo così.

Se avete voi altre curiosità, si potrebbero condividere ... spero!

vl

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da proudhon_bakunin in data 07.04.2007 alle 23:35:37

>:( Accidenti, non riesco più a trovare le mie fotocopie della parte monografica su Dragonetti del libro sulla storia della cappella di S.Marco.
Se non ricordo male vi era raccontato un episodio in cui Dragonetti stupi Viotti eseguendo con lui un duetto per violini appenna composto dal virtuoso torinese.

Ciao
Daniele

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 09.04.2007 alle 12:51:34


proudhon_bakunin 07.04.2007 alle 23:35:37:
>:( Accidenti, non riesco più a trovare le mie fotocopie della parte monografica su Dragonetti del libro sulla storia della cappella di S.Marco.
Se non ricordo male vi era raccontato un episodio in cui Dragonetti stupi Viotti eseguendo con lui un duetto per violini appenna composto dal virtuoso torinese.

Ciao
Daniele


Caro Daniele,
mi pare di aver letto lo stesso aneddoto ed altri di questo tipo. La cosa bella è che oggi ci sono grandi solisti che si vantano della loro prima vista eccezionale. Ma leggendo la biografia di questo sconosciuto Dragonetti, bisognerebbe veramente pensarci due volte prima di affermare codeste bestialità ;).

Voglio dire! E' probabile che essendo stato il vero primo grande virtuoso nella storia del contrabbasso "moderno", magari le cronache del tempo possano aver anche esagerato. Ma non credo più di tanto. Poi non è vero che non amasse tanto gli armonici naturali "oltre manica". Ci sono frammenti di sue composizioni che ci dimostrano come utilizzasse tutta l' estensione del contrabbasso, diciamo alla Bottesini, anche se qualcuno sostiene che le parti in chiave di violino oltre una certa estensione vadano suonate l' ottava bassa. Cosa che non mi convince molto ... ma se lo dicono gli esperti e studiosi ci possiamo credere! Mah...

E poi questi cordoni a capotasto li tirava !! Incredibile! Ma credo che come "lettore a prima vista" di parti di altri strumenti non abbia mai avuto rivali ... almeno in quei periodi. Oggi non ne ho idea!



Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 10.04.2007 alle 12:41:27

VERY OT

Credo che sia di ieri la notizia che ho letto al Televideo. Incredibile, ma poi non tanto.
Hanno messo il famosissimo violinista Joshua Bell (che spesso suona anche con Edgar Meyer) nei pressi di una fermata di una metropolitana, vestito normalmente e con un cappellino da baseball.
Ha suonato col suo Stradivari per circa mi pare 43 minuti quanto di meglio non si potesse, con la sua custodia aperta per eventuali mance, offerte ... non so come definirle. Bene, anzi male, sembra che su quasi 1.100 persone che si apprestavano a prendere la metro, solo UNA donna si sia accorta da chi fossero prodotte quelle stupende note che fluttuavano nell' aria. In compenso, Joshua, ha raccimolato credo una trentina di dollari. Non male!

Ma come le vanno a pensare questi Americani!

Un contrabbassista normalissimo avrebbe fatto più presa e guadagnato più soldi! Magari suonando le Suite di Bach trascritte  ;)

Che storia!  

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 24.04.2007 alle 19:13:52

http://www.youtube.com/watch?v=LU_QR_FTt3E&mode=related&search=

ot

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 25.04.2007 alle 18:38:28

OWEN LEE

http://www.myspace.com/owenleedoublebass

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 30.06.2007 alle 11:42:57

YANN DUBOST

http://www.yanndubost.com/musique.html

Fra le "varie" di questo Topic, ho pensato di inserire questo incredibile contrabbassista francese giovanissimo che due anni fa vinse il Concorso solistico organizzato dalla ISB, quest' anno è stato invitato sempre dalla ISB a tenere un recital con pianoforte, è stato primo nella London Symphony credo a 19 anni e tanto altro. Beh, il tutto per un "ragazzetto" di 24 anni. Anche se sono convinto, e non lo dico per nazionalismo, che i nostri Siragusa e Donati alla sua età suonavano molto meglio.
(OT.: un Siragusa e Donati alla ISB ce li vederei proprio, mentre eseguono i loro Bottesini con quella classe infinita che li contraddistingue ... secondo me!).

Ad ogni modo questo Dubost (qualcuno mi dice come si pronuncia?) è un altro di quella schiera di giovani contrabbassisti francesi che si sta mettendo in grande evidenza. Non ho mai amato le interpretazioni dei Francesi, ma sembra che la Francia col suo sistema scolastico particolare riesca a scovare ottimi musicisti. O forse è una questione di cultura musicale ... aspetto che nessuno in Italia prende in considerazione seriamente, Italia terra del "tiriamo a campà".

Magari inserite anche voi, se vi va, qualche giovane che ritenete possa avere un certo successo ... anche se nel mondo contrabbassistico classico il successo è sempre molto relativo

Saluti

Vito
<a href="http://img263.imageshack.us/my.php?image=yanndubostxo3.gif" target="_blank"><img src="http://img263.imageshack.us/img263/9694/yanndubostxo3.th.gif" border="0" alt="Free Image Hosting at www.ImageShack.us" /></a>



Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 04.07.2007 alle 18:13:58

CONTRABBASSO IN ALLUMINIO ... però


Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 11.07.2007 alle 17:05:50




Tom Martin ha costruito per il solista Boguslav Furtok questo contrabbasso col quale Furtok suona sembra dal 1999.

URL=http://img514.imageshack.us/my.php?image=tom26bogus201999dp0.jpg][/URL]

Fase della lavorazione

http://www.youtube.com/watch?v=e9wmaM7pSig

In esecuzione video live

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 15.07.2007 alle 13:59:12

TECNICA DELL' ARCO (trascrizioni dai metodi per violino) OTTAKAR ŠEVCIK School of Bowing Technique (double bass)

http://www.slavapub.net/Technical_Studies-OTTAKAR_EVCIK_School_of_Bowing_Technique.html

La Slava Publishing ha pubblicato questa revisione dei tre testi del Sevcik che riguardano sostanzialmente la Scuola dell' Arco per violino applicata al contrabbasso.

Non conosco questo testo, ma ne ho altri sulla stessa scia che sinceramente non mi hanno mai convinto. Magari se qualcuno mi può dire se vale la pena acquistarlo e magari poi non utilizzarlo.

Ritengo che gli Appunti sui colpi d' Arco del mio maestro Michele Cellaro sia più che sufficiente per avere una solida tecnica dello stesso. Sono convinto che una volta studiati i colpi d' arco BASILARI, tutti gli altri vengano da sè o con uno studio minimale.

Ciao

Vito

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 23.09.2007 alle 13:48:53

ROCCATO DANIELE Cd del 2001

Categoria: VELUT LUNA CLASSICA
Codice: CVLD05400
Supporto: CD
Titolo: Schubert, Schumann
Autore: Schubert, Schumann
Esecutore: D. Roccato, M. Tezza


CLASSICAL: original compositions by Franz Schubert, Robert Schumann. Daniele Roccato, double bass / Marco Tezza, piano 24Bit / 96 kHz Digital Recording. Live in studio at Auditorium Sandro Pertini, Adria (Padova, Italy) May, 2001

Il disco presenta un interessante nuovo punto di vista interpretativo su alcune celeberrime pagine del repertorio romantico: Fantasiestucke op.73, Romanzen op.94 e Abendlied dall'op.85 di Robert Schumann ed il celebre "Arpeggione" di Schubert. L'arpeggione, era uno strumento particolare, lontano parente del violoncello, andato in disuso e sostituito dal violoncello, appunto. Ecco quindi come le trascrizioni del brillantissimo Daniele Roccato non appaiono fuori luogo, ma anzi creano nuove interessanti combinazioni timbriche. RECENSIONI: AUDIOREVIEW - Marzo 2002, Marco Cicogna (rubrica News) SUONO - Aprile 2002, Paola Ras

____________________________________________________________________________________

Personalmente non conoscevo il maestro Daniele Roccato che mi pare sia titolare della cattedra di contrabbasso presso un Conservatorio italiano. Ho trovato questo Cd per puro caso e lo propongo a tutti gli audiofili ed appassionati in genere di incisioni per contrabbasso classico che eventualmente non ne erano a conoscenza come me (ed anche per fare un pò di pubblicità ad un Cd di un contrabbassista italiano, cosa che faccio da quasi cinque anni). Mi piacerebbe saperne di più del maestro Roccato.

Ho la sensazione che in giro ci siano lavori su CD di contrabbassisti classici italiani che andrebbero rivalutati. Se qualcuno volesse proporre qualcosa di esecutori/interpreti che non siano nomi che ben conosciamo, ve ne sarei grato per la completezza di un Forum come questo che ha l' ambizione di voler fare anche ricerca. Cosa difficile, ma ci proviamo! Sia in campo classico che jazzistico.

Saluti

Vito

p.s.: ad esempio mi ricordo molto bene di aver ascoltato il cd del maestro Massimiliano RIZZOLI che è bellissimo, per qualità sonora (una ripresa del contrabbasso molto intrigante e pulita) ... cosa di non poco conto, e per qualità artistica. Cioè ci sono CD di solisti italiani che meriterebbero molta più visibilità. A volte sembra quasi che ci sia un certo "timore reverenziale" nei confronti di chissà chi, mentre questa gente andrebbe maggiormente sostenuta.


By vitoliuzzi


 

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 27.09.2007 alle 11:57:19

VARIE

Ritratto immaginate di chi? Il solito Bot ...




Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 05.10.2007 alle 16:52:07

CURIOSITA'

Di chi è questa bellissima cassa da morto secondo i più recenti studi? Booohhh...!



Sarà sua?









Beh, sembra che appartenesse al grande Koussevitzky. In fondo è stata ben tenuta negli anni. Strano che non l' abbia regalata insieme al suo "falso Amati" al The Genius GARY KARR  :)

vl

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 08.10.2007 alle 09:49:02

Anne-Marie Mutter - Roman Patkolò




Fra le Curiosità questa foto mi è sembrata significativa di come stia cambiando il mondo per il contrabbasso. E' pur vero che nei pochi secoli addietro che ci riguardano il contrabbasso abbia suonato in duo con celeberrimi violinisti dell' epoca. Ma questa foto è molto significativa. A l' Orchestra dovrebbe essere la Boston Symphony.

A proposito, Patkolò suona un Nicola GAGLIANO del 1725 che proprio la fondazione di Anne.Marie Mutter gli donò nel 2002. Avercela io questa "bravura" !!


Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da pabbass in data 08.10.2007 alle 12:38:49


vitoliuzzi 08.10.2007 alle 09:49:02:
Anne-Marie Mutter - Roman Patkolò


Emm... forse si tratta di Anne-SOPHIE Mutter, no?  :-?

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 08.10.2007 alle 15:11:50


vitoliuzzi 08.10.2007 alle 09:49:02:
Anne-SOPHIE- Mutter - Roman Patkolò




Fra le Curiosità questa foto mi è sembrata significativa di come stia cambiando il mondo per il contrabbasso. E' pur vero che nei pochi secoli addietro che ci riguardano il contrabbasso abbia suonato in duo con celeberrimi violinisti dell' epoca. Ma questa foto è molto significativa. A l' Orchestra dovrebbe essere la Boston Symphony.

A proposito, Patkolò suona un Nicola GAGLIANO del 1725 che proprio la fondazione di Anne.Marie Mutter gli donò nel 2002. Avercela io questa "bravura" !!


Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 16.10.2007 alle 12:03:35



Fra le curiosità, almeno mie, ecco una foto dello storico Edoard NANNY, a sinistra ovviamente.

Un' altra cosa che ho notato è quella relativa all' ultimo prestigiosissimo Concorso Bottesini dove in corrispondenza di quello che tutti considerano il Concerto in Sol di Dragonetti vi è una doppia indicazione: Dragonetti/Nanny. Non sono un musicologo, ma sono certo che questo concerto sia attribuibile al solo Nanny, e l'ho detto altre volte. Del resto non è presente neanche nello studio della Palmer dove, al contrario, è presente l' unico vero concerto di Dragonetti e che corrisponde a quello inciso con gli archi dal maestro STEFANO SCIASCIA. E' una scrittura musicale, quest' ultima, che non mente circa la sua origine.  

Dragonetti
Concerto for Double Bass and Piano
[/size]
edited by [size=18]David Walter



In this high-quality publication, esteemed bassist and pedagogue David Walter offers a refreshing new perspective of an old favourite, the Dragonetti Concerto. In the preface, Walter places the work in its historical context, offers biographical information and discusses the question of authorship, with evidence being presented that Edouard Nanny was the concerto's true composer.
In the first movement, Walter puts accents on the opening three half notes, making a bold clarion call before highlighting the descending scale at the expense of the repeated, less interesting open Ds. Subsequent sixteenth note passages are treated to varied slurrings and articulations, giving an attractive shape to sections that sometimes sound workmanlike. Sculpting musical form out of lumpy sequential material frees some phrases from the leaden tyranny of the downbeat, allowing them to run with renewed vigour from the oflbeat sixteenths. Open-voiced spread chords in bar 18 allow the bass an almost Viennese-tuned resonance, while contrasting definitions of the triplets in bar 31 create interest and heighten the dramatic tension. In bar 52, the rhythms are rearranged, propelling the arpeggiated crescendo to its high point.

The second movement again finds Walter grouping notes in a logical and mellifluous way. The down bows in bars 29 and 31 are retaken, so that the bass practically provides its own accompaniment; the double-stops from bar 45 receive greater significance by replacing thirds with open fifths, which creates a satisfying counterpoint. Walter's cadenza would have had the good burghers of 18th-century Vienna reaching for the smelling salts, as it embraces such 20th-century innovations as false-harmonic scales and one-finger pizzicato glissandi. In the introductory notes, Walter outlines his approach to cadenza writing, highlighting their improvisatory origins, and he urges performers to write their own "unrestrained expression of enthusiasm."

The last movement is given a new lightness of touch through contrasting articulations. To move the upbeat to bar 41 from the accompaniment into the solo part makes sense of a previously incongruous corner. In bar 53 the call and answer theme is given octave transpositions, which makes use of the bass. lower ranges and gives relief from relentless eights in thumb position.

Walter's lyrical approach is sincere and compelling, and by drawing clarity from a mist of notes, he brings a youthful exuberance to a slightly creaky, old masterpiece.


Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 17.10.2007 alle 11:17:33

VARIE

http://www.musicalchairs.info/Competitions%20Italiano.htm

CORSI - CONCORSI - AUDIZIONI

Musicalchairs è un sito famosissimo che abbiamo già segnalato da tempo.
Questa volta è il teatro catanese ad essere al centro dell' attenzione, per quanto concerne l' Italia.
Credo che la notizia sia riportata anche altrove, mi pare sul magazine Xbass. Non capita spesso avere queste opportunità di lavoro. Certo non è facile vincere, ma già partecipando, secondo me, si comincia a farsi un pò le ossa e si comprende meglio il difficile mondo delle audizioni. Per il resto, studiare, studiare, studiare !

[b]CURIOSITA'':

Tenendo conto dei differenti costi della vita fra gli States e l' Italia, nei primi un assunto in un' orchestra media sembra che guadagni per una prova $ 315/320,oo. Un pò di più per una prova generale. Non ricordo per il concerto. Direi che, fatto salvo quanto detto all' inizio, anche se poi viene detta somma viene decurtata del 10% per il trattamento pensionistico ed altre piccole cose, la differenza rispetto a noi rimane notevole. A meno che non si suoni in qualche grosso e prestigioso Ente. O sbaglio ? :-/

Saluti

Vito

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 17.10.2007 alle 16:45:25

http://www.simonepirisi.com/

[b]SIMONE PIRISI[/b]


SIMONE PIRISI ha un curriculum che lo vede diplomato in Contrabbasso e Laureato in Filosofia.
Per caso ho trovato il suo sito, che non conoscevo affatto, e mi hanno incuriosito i brani che ha scritto, alcuni dei quali si possono ascoltare carta alla mano. Ha studiato non so per quanto tempo con il grande maestro GRILLO, il quale lo ha plasmato ad un certo tipo di musica, che Parisi ha continuato nella composizione anche per suo conto e via di seguito. Basta leggere il curriculum.
Chissà che ne pensa il nostro maestro Francioni.

Vito

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 18.01.2008 alle 15:25:37

AUDIZIONI IN ITALIA

Fondazione Teatro Massimo - Palermo Contrabbasso di fila con obbligo della quinta corda
Fondazione Teatro Massimo - Palermo Secondo contrabbasso con obbligo della fila e della quinta corda
Fondazione Teatro Massimo - Palermo Primo contrabbasso con obbligo della fila
Orchestra Sinfonica I Solists Europei ISE-AIAC Double Bass

Ma queste audizioni ci sono realmente o sono "fittizie"?  :)

Credo proprio di si!

Vito

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 21.01.2008 alle 16:24:02

RODION AZARKIN



Fortunato chi ha questo LP ed altri lavori di RODION AZARKIN, uno dei più "massicci" (ha delle dita incredibili ed un aspetto che quasi intimorisce) contrabbassisti del secolo passato.
Sarebbe bello, per chi ha la possibilità, scannerizzare LP del passato e creare una discoteca virtuale ma di grande impatto a livello di ricerca storica.

Ciao

Vito

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 29.01.2008 alle 11:35:04

ANTONIO CAPUZZI

Capuzzi, Giuseppe Antonio
Giuseppe Antonio Capuzzi (August 1, 1755 - March 28, 1818) was an Italian violinist and composer. Although popular in his day, most of his music is now forgotten. The most commonly performed piece today is his concerto for double bass. The concerto was found in the British Museum, and is dedicated to Kavalier Marcantonio Montenigo, who is assumed to have performed on that instrument. An arrangement of the second (andante) and third (rondo) movements of the concerto is also performed on tuba, euphonium, and trombone. Several of his string quintets are also performed by chamber groups.

E' curioso come questo che per noi è un pluri utilizzato concerto poichè didatticamente si presta bene dopo il superamento di alcune difficoltà tecniche, sia stato scritto come ben si sa da un Violinista. Non è la prima volta che capita. Il concerto originale è in Re. Quello in Fa è una trascrizione per renderlo suonabile al capotasto. Non sono d' accordo, comunque si fanno anche queste cose.

Vl

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 30.01.2008 alle 18:04:54

12 (Dodici) Valzer di DRAGONETTI







Questi sono i dodici valzer di Dragonetti. Io non credo di averli ... se qualcuno fosse così cortese :-/.
Ad ogni modo sono stati incisi in Italia su un bel Cd. Devo verificare il solista, forse Ubaldo Fioravanti per la Dynamics.
Se sbaglio corriggetemi.

V.

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 30.01.2008 alle 18:12:38

PETRACCHI - HIGHER SIMPLIFIED TECHNIQUE





Che dire! Giro il mondo questo testo! Indispensabile.

V

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 31.01.2008 alle 13:52:35

GUIDO GALLIGNANI




Devo ringraziare il maestro Trebbi per tante cose.
Una di queste è la conoscenza di questo eccelso contrabbassista che ha scritto pagine di studi di una certa difficolta ed anche avanguardia rispetto al periodo in cui lavorava sugli stessi.
C'è un suo libro che non finisce mai.
Grazie Alfrè.

Vito

Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici
Inviato da vitoliuzzi in data 02.02.2008 alle 09:49:32

Il bravissimo contrabbassista Muroki sostiene che il suo strumento sia un Amati e questa firma è significativa. Sarà, non sarà. E' una curiosità che volevo sottoporre al vaglio della vostra attenzione.



Titolo: Re:  "Analisi o curiosità sui brani Classici et v
Inviato da leeyn in data 19.11.2011 alle 06:25:30

Il balzato, in tale contesto, mi sembra un pò inappropriato, anche se ben eseguito. Certo è che pensando allo strumento del Drago, ai suoi "cordoni", alla curvatura del suo arco, beh, sono tutti elementi che devono essere tenuti in considerazione e da non sottovalutare/............


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il testo del post in italiano è stato inserito col copia-incolla utilizzando parte di un post di un'altro utente al quale è stata aggiunta la  pubblicità ora cancellata. Così come è stato cancellato e bannato l'estensore di questo post.



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